Sledge Hockey: l’Italia è terza nel torneo internazionale di Torino

Creato il 09 novembre 2014 da Sportduepuntozero

Russia, Norvegia, Italia. È questa la classifica del torneo triangolare di sledge hockey che da martedì a stamattina ha riempito il PalaTazzoli di Torino. L’ultimo match della manifestazione ha visto la vittoria della Russia nei confronti della nostra nazionale; 3-1 il punteggio finale, maturato definitivamente solo negli ultimi minuti di una partita decisamente equilibrata. “Il bilancio della settimana è sicuramente positivo” afferma il capitano Andrea Chiarotti, portabandiera ai Giochi Paralimpici di Sochi dello scorso anno, “abbiamo iniziato con un successo sulla Norvegia, che poi ieri ci ha battuto, e abbiamo disputato due buone prestazioni anche contro la Russia. Questo dimostra la crescita del nostro gruppo, Russia e Norvegia si sono classificate rispettivamente seconda e quarta a Sochi e credo che rispetto ad allora abbiamo ridotto il gap”.

Positiva anche la risposta dei più giovani, Larck e De Paoli, e dei nuovi innesti, il giocatore dei Tori Seduti Eusebiu Antochi e il portiere italoamericano Ben Harrow. “Si stanno sempre più integrando nel gruppo” prosegue “Ciaz”, “adesso trovano più spazio e contribuiranno sicuramente a rinforzare la squadra in vista dei Mondiali, in programma a Buffalo dal 24 aprile al 2 maggio”. Unica nota stonata l’infortunio di ieri occorso a Gianluigi Rosa, punto fermo della formazione guidata da coach Massimo da Rin e atleta di livello internazionale.

L’evento di sledge hockey appena concluso ha richiamato al PalaTazzoli un pubblico molto numeroso, specialmente nei due giorni della settimana in cui l’Italia è scesa in pista, mercoledì e giovedì. “È stato fantastico vedere sugli spalti centinaia di studenti-tifosi, quasi come in un’Olimpiade” commenta Andrea Chiarotti, “e per me è stata una soddisfazione doppia perché in molte scuole sono stato di persona per presentare, insieme a Silvia De Maria, il progetto “paralimpismo cos’è””. L’iniziativa, nata con l’obiettivo di far conoscere ai ragazzi di Torino e provincia lo sport paralimpico ha un duplice obiettivo: richiamare appassionati agli eventi e avvicinare nuovi atleti alle discipline per disabili.

“Abbiamo portato tifo” conclude il capitano azzurro, “ma la speranza è riuscire a portare anche nuovi praticanti. Le possibilità di sport per giovani diversamente abili sono molte e migliorano senza dubbio la qualità della vita”.


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