Come promesse al tempo del pilot, eccomi di nuovo a parlare di questa serie in occasione del settimo episodio, quello che segna il passaggio alla seconda metà della prima stagione composta da 13 puntate. La buona notizia è che già dopo due o tre episodi la serie è stata rinnovata per una seconda stagione, la cattiva è che la cosa potrebbe indurre gli sceneggiatori ad adagiarsi sugli allori, come spesso accade, considerando anche che nel cast di produttori e sceneggiatori fa capolino il nome dell’italo messicano Roberto Orci. Per chi non se lo ricordasse, Orci rivestiva più o meno lo stesso ruolo in Fringe, serie partita benissimo e destinata a diventare nuova figata collettiva, che alla quarta stagione prese un volo in picchiata mai visto, schiantandosi direttamente a terra durante la quinta e rovinosissima stagione. In Sleepy Hollow, però, si avverte anche il tocco di quel neofita delle serie tv che è Len Wiseman, sceneggiatore e regista di tutti gli Underworld mai fatti, nonché compagno di vita della bella Beckinsale che interpreta i suoi film. Tornando alla serie, però, questa prima metà stagione convince e stupisce e a tratti regala anche qualche momento decisamente horror.
La serie prende a spunto il romanzo del Mistero di Sleepy Hollow, usato da base anni or sono anche da Tim Burton per il suo ennesimo film con Johnny Depp, e proprio come Burton ne sconvolge le fondamenta. Gli unici particolari che rimangono intatti sono due: Ichabod Crane e il Cavaliere senza testa. Rivali durante la guerra di secessione Americana, il Cavaliere colpisce a morte Ichabod con la sua ascia, che ricambia mozzandogli la testa. I due si risvegliano 250 anni nel futuro, ai nostri giorni e intraprendono una sanguinosa crociata: Icahbod verso il bene e il Cavaliere verso l’Apocalisse. Il demone, privato della sua testa, infatti è uno dei quattro cavalieri dell’Apocalisse (Morte), in cerca del pezzo mancante per richiamare gli altri tre fratelli. Ichabod, invece, a sua insaputa era sposato con una strega che a tratti lo guida nella sua impresa dal Purgatorio. Insieme a lui c’è il detective Abbie Mills, da principio scettica ma ora convinta di tutte le strane cose che i suoi occhi vedono.
La coppia Ichabod/Abbie fa molto Mulder & Scully, devo dirlo: lui investigatore del soprannaturale e lei tecnica e rigorosa alla legge. Vedere Crane confrontarsi con gli oggetti della modernità, poi, strappa sempre qualche sorriso, anche se credo che un uomo del 1700 che si trova davanti un computer potrebbe avere delle reazioni più stupite. Un altro strano particolare, poi, sono i vestiti di Ichabod…gli stessi da quando è “risorto”, quella roba è stata per 250 anni in una fossa dentro una grotta vicino a una cascata…neanche un po’ di muffa o uno strano odore? Abbiamo capito che Crane è un uomo del passato, ma potrebbe anche cambiarsi di tanto in tanto.In generale, però, la serie funziona bene. Dopo le prime due puntate dove i due hanno fronteggiato il Cavaliere senza testa, questo è scomparso per un po’ (altrimenti la storia iniziava a diventare pesante), lasciando il duo a confrontarsi con altri particolari che portano all’Apocalisse, per poi tornare in questa settima puntata, in cui viene finalmente messo in catene dalla squadra. La serie presenta molti elementi diversi, che però non stonano tra di loro, ma si accompagnano bene. Un cavaliere senza testa, l’Apocalisse, il diavolo, gente tornata in vita, streghe, massoneria, società segrete del male, demoni e misteri, che fanno tutti parte di un unico filo conduttore e non danno mai l’impressione di essere stati inseriti per districarsi da una situazione difficile. I personaggi sono ben costruiti e caratterizzati, soprattutto per quanto riguarda Crane (che ogni puntata che passa sembra essere sempre di più un tuttologo) e John Cho (agente di polizia che lavora per le forze oscure, ucciso nella seconda puntata direttamente da Satana e rianimato dallo stesso come schiavo del Cavaliere senza testa). Bella anche la comparsata di John Noble (Walter Bishop in Fringe) nella parte del Mangiapeccati, un umano col potere di purificare l’anima di una persona.
La serie per ora sta procedendo bene e salvo errori di distrazione o adagiamenti sugli allori, dovrebbe continuare con questo ritmo fino alla fine almeno della prima stagione. Mi fa risentire per quell’occasione…