Quatto quatto sto recuperando tutto quello che dovevo recensire, ormai mi mancano solo tre film e sono di nuovo in paro…non ce la farò mai! Intanto, però mi occupo di questa seconda stagione di Sleepy Hollow, che ha avuto così tanti colpi di scena, stravolgimenti e nuovi personaggi che ormai non siamo più sicuri di sapere chi diavolo sia il nemico. Se la prima stagione, però, era finita lasciandoci con un dubbio amletico e con tutti i personaggi principali intrappolati da qualche parte – Purgatorio compreso -, questa seconda stagione ha un finale certamente meno carico di suspence, ma altrettanto drammatico.
Verso metà stagione, infatti, la guerra con Moloch e i due Cavalieri dell’Apocalisse si fa più intensa. Il Capitano Irving ha perso la sua anima, ceduta al cavaliere della Guerra con l’inganno. Katrina è finalmente nel mondo dei vivi, ma costretta a stare con il Cavaliere senza testa per spiarlo. Abbie e Ichabod sempre più tartassati dagli strani eventi che accadono a Sleepy Hollow. Le parti, infine, scendono tutte in guerra e quando sembra che gli eserciti del male conquisteranno la Terra, Guerra/Henry Parish si gira e ficca la spada di Matusalemme nel petto di Moloch, uccidendolo. Perché? Perché lui gli aveva ordinato di uccidere la madre, Katrina, con la quale iniziava a sentire un legame. Legame che si rafforzerà nella seconda parte della stagione, con il ritorno di Henry e la caduta di Katrina nella stregoneria nera. La caduta di Moloch, infatti, non ha interrotto il viaggio dei Testimoni, che ora sono costretti ad affrontare (nelle due puntate finali) Henry e Katrina, che vogliono far risorgere la loro vecchia congrega.
C’è da dire che la serie ha avuto un netto calo rispetto alla prima stagione, ma con tutta probabilità si è tratto – nel primo anno – di un effetto sorpresa. La prima serie ha infatti sgominato tutte le aspettative che si avevano su di essa, presentandoci un prodotto piuttosto originale e ben scritto. La seconda stagione rimane qualcosa di estremamente valido, ma manca di quella sorpresa che ci ha regalato il primo filone. C’è anche da dire, però, che mentre nella prima stagione tutto era nuovo e interessante, sembra quasi che in questa seconda serie siano venute un po’ a mancare le idee…ma è giusto. Non ci si può inventare ogni settimana un mostro strano contro cui combattere, o la cosa somiglierebbe più a una serie anni ’90 che a una moderna. La cosa interessante, infatti, è sempre stata lo scontro tra i Testimoni e Moloch, battaglia che si è stati costretti a rendere più breve per dare alla serie più grinta. E così a metà stagione salutiamo Moloch – continuando sempre a chiederci se si possa mai veramente uccidere un demone -, ma Ichabod ama ricordarci che le avventure per loro dovranno durare 7 anni, quindi cosa ci inventiamo? Una sorta di nuovi nemici, e visto che Katrina da quando è diventata personaggio visso della serie è piaciuta veramente a pochi, meglio far fuori anche lei. Particolarmente carino, infine, continua ad essere il continuo viaggio tra passato e presente, che quest’anno non è stato solo fatto di ricordi, visto il viaggio indietro nel tempo di Abbie. Una puntata che sembra ricordare l’inizio della prima stagione capovolto…un po’ come è successo al cinema con Il Pianeta delle Scimmie e Fuga dal Pianeta delle Scimmie.Ora che Moloch, Henry e Katrina sono andati, però, chi si dovrà fronteggiare? Mah! Ricordando sempre che il Cavaliere senza testa è vivo vegeto e si nasconde in un fienile…memore della promessa fatta lui da Katrina di trovare una cura alla sua “situazione”, che adesso non potrà più avverarsi. Senza scordare, inoltre, che in giro c’è anche Orion, angelo mezzo pazzo che ama portare sulla Terra cataclismi di ogni sorta.
Poco importa, comunque, perché nel frattempo la coppia si è allargata, aggiungendo alle sue fila Jenny, l’ex capitano Irving e il cacciatore di tesori Hawley. Aspettiamo con ansia la terza stagione, allora.