Magazine Diario personale

Sliding apples

Da Chiagia

Mi ha sempre affascinato la cosa delle sliding doors, di come la vita di una persona e chissà quante altre cose possano cambiare in base a una decisione.
Ieri leggevo la biografia di Steve Jobs e tra le molte cose interessanti mi ha colpito la storia di Ron Wayne, cofondatore della Apple con Jobs e Wozniak.
L’aveva voluto Steve, che riteneva necessaria la presenza di un arbitro che dirimesse gli inevitabili contrasti tra il suo carattere di testa di cazzo – del quale era conscio – e quello remissivo e angelico di Woz.
A Wayne diedero quindi, all’atto della fondazione di Apple, il 10% delle azioni.
Se avesse tenuto quelle azioni, stima l’autore della biografia Isaacson, oggi avrebbe un capitale di circa 3 miliardi di dollari.
Invece dopo pochi giorni si ritirò dalla partita, liquidato con qualche centinaia di dollari.
“Non avevo la stoffa per fare quelle cose”, disse, e si avviò a una vita “normale” dopo aver sfiorato l’eccezionale.
Però chissà, forse la sua uscita dalla Apple è stata la condizione essenziale affinchè accadesse quello che è accaduto.
Forse avrebbe ucciso Steve dopo una delle sue sfuriate. Lui sarebbe in galera e noi senza iPad.
Chissà.



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