Il lunedì mattina è dura “partire in quinta”. Ognuno hai suoi tempi, io ho bisogno di almeno tre tazze di caffè. Siamo un po’ tutti bradipi: movimenti lenti, sguardi assenti e quel “ce la posso fare” nel cervello che ti spinge ad arrivare a sera. Ma chi l’ha detto che essere bradipi non sia cool?
Matt Tucker, il picture editor di BuzzFeed UK, la pensa diversamente: i bradipi fanno tutto meglio, anche la musica. In Sloths Album Covers i bradipi sostituiscono gli umani nelle cover degli album più iconografici della storia e la musica non cambia.
Il bradipo prende tranquillamente il posto del bambino di Nevermind dei Nirvana, sostituisce i quattro Beatles e rappresenta la sensualità dell’album d’esordio degli Strokes. Creature adorabili, venerate dal web, quasi fuori posto all’interno di un contesto naturale ma pronte a calcare il palcoscenico dello show business.