Posted 29 novembre 2012 in Homo Wiadomo (Lgbt) with 2 Comments
di Eitan Yao
Il Parlamento Slovacco ha respinto un progetto, per altro molto limitato, di legge di Unioni Civili aperto anche alle coppie dello stesso sesso. Il progetto, che era stato promosso dal piccolo partito liberale d’opposizione SaS, aveva scatenato le ire dei cattolici che avevano anche lanciato una petizione raccogliendo migliaia di firme chiedendo alla camera di non approvare la misura. Alla fine è risultato determinante il voto contrario espresso dal gruppo del partito di centro-sinistra Smer (Direzione). Lo Smer governa il paese dallo scorso marzo, quando ottenne una schiacciante vittoria (conquistando ben 83 dei 150 seggi che compongono il parlamento), nelle elezioni legislative anticipate che erano state indette dopo che, nell’ottobre del 2011, il governo presieduto da Iveta Radičová era stato sfiduciato sul voto per la ratifica dell’estensione del Fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF).
Il Progetto di Legge e la discussione Parlamentaria
Lo scorso 6 Novembre, il Parlamento unicamerale Slovacco (la Národná rada Slovenskej republiky) ha respinto, per la terza volta nella sua, breve, storia, un progetto di legge sulle convivenze registrate. Il progetto era stato presentato lo scorso agosto dal piccolo partito liberale Libertà e Solidarietà (Sloboda a Solidarita, SaS) e prevedeva di estendere alle coppie conviventi, sia dello stesso sesso, che di sesso distinto, diritti simili (salvo in ciò che concerne il diritto all’adozione e alla potestà genitoriale congiunta) a quelli che la legislazione slovacca già riconosce alle coppie sposate. In pratica il testo parificava il trattamento fiscale delle coppie che avessero registrato la loro unione a quello delle coppie eterosessuali sposate e si occupava di questioni quali l’eredità dei beni del convivente, l’assistenza sanitaria e la reversibilità della pensione.
Sfortunatamente, il progetto é stato appoggiato solo da 14 dei 129 deputati presenti. I voti negativi sono stati 94 e le astensioni 20. Neppure il SaS ha sostenuto compatto la sua proposta. Degli 11 parlamentari che conta il partito, soltanto in 6 hanno votato a favore. Il voto negativo determinante però é stato, come non poteva essere altrimenti, quello del governativo Direzione-Socialdemocrazia (in Slovacco: Smer-Sociálna Demokracia, SMER-SD). Come abbiamo detto, é la terza volta che la Národná Rada boccia una proposta di legge sulle Unioni Civili. Lo stesso, infatti, era già avvenuto nel 1997 e nel 2000.
Appare opportuno notare, in conclusione, che il voto finale é giunto al culmine di due giorni di accesi dibattiti nel corso di quali gli opponenti ai diritti LGBT hanno preso la parola per accusare i promotori della legge di “Blasfemia”, dichiarare che la legge riconosceva il “matrimonio omosessuale” e proclamare che il testo ledeva i “valori tradizionali” della società. L’ex-presidente del Parlamento e attuale leader del partito di ispirazione democristiana Movimento Cristiano-Democratico (Kresťanskodemokratické hnutie, KDH), Pavol Hrušovský, ha affermato che si trattava di un “tentativo demente di distruggere l’intero sistema legale” slovacco.
Luci e Ombre
I dati dell’ultimo rapporto annuale sulla situazione dei diritti LGBT in Slovacchia, che é stato preparato dall’eccellente gruppo LGBT Iniciatíva Inakosť e dalla fondazione Rosa Luxemburg, mostrano un’ evoluzione significativa dell’opinione pubblica in favore del riconoscimento di alcuni diritti alle coppie dello stesso sesso. Il 47% degli intervistati si dichiara, in particolare, a favore di una legge sulle Unioni Civili, nel 2009 era il 45% e, nel 2008, il 42% (tutti i rapporti annuali realizzati, a partire dal 2006, da Iniciatíva Inakosť possono essere consultati cliccando qui). Il 70% si dichiara, inoltre, a favore di riconoscere il diritto all’assistenza sanitaria e il 60% si dice a favore del diritto all’eredità.
Questi dati così incoraggianti contrastano, però, con l’immagine ben più oscura e preoccupante che emerge da uno studio
sociologico che é stato recentemente reso pubblico nel paese centroeuropeo. Secondo questo studio, che é stato realizzato dall’Università dei santi Cirillo e Metodio di Trnava nel quadro del programma KomPrax dell’Instituto Iuventa, un’amplia maggioranza di Slovacchi pensa che gli omosessuali non dovrebbero ricoprire funzioni pubbliche. Lo studio mostra, inoltre, che il 71% degli slovacchi intervistati aderisce a perlomeno una delle 17 affermazioni d’estrema destra sulle quali é stato chiesto loro di esprimere un giudizio, e difende posizioni ultranazionaliste, antisemite, anti-rom, anti-magiare, xenofobe e omofobe.Condividi:
Tags: Direzione-Socialdemocrazia (Smer-Sociálna Demokracia SMER-SD), diritti LGBT, Fondazione Rosa Luxemburg, Fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF), Homofobia/transfobia, Iniciatíva Inakosť, Instituto Iuventa, Iveta Radicova, Lgbt, Libertà e Solidarietà - SaS (Slovacchia), Movimento Cristiano-Democratico (Slovacchia), Pavol Hrušovský, Programma KomPrax, Slovacchia, Unioni civili, Università dei santi Cirillo e Metodio di Trnava Categories: Homo Wiadomo (Lgbt)