SLOVACCHIA: Il fondo salvastati passa da Bratislava, fiato sospeso in Europa

di Kaspar Hauser

Dopo la Germania è il turno della Slovacchia, l’altro Paese al quale si guarda con preoccupazione in merito alla ratifica per l’aumento del fondo salvastati Efsf. Il voto slovacco è critico, e un eventuale veto slovacco bloccherebbe tutto, occorre infatti il via libera di tutti i 17 membri dell’eurozona. Il Sas, il partito liberale che fa parte della coalizione di maggioranza, ha infatti annunciato la sua intenzione di non votare a favore del provvedimento.

Il premier slovacco, Iveta Radicova, ha infatti chiesto il voto di fiducia in Parlamento per approvare il rafforzamento del fondo europeo salvastati. Radicova ha detto di augurarsi che il nuovo Efsf passi, ma ha aggiunto che, in caso contrario, il voto potrebbe essere ripetuto. I tre partiti schierati per il “sì” hanno già detto che sono pronti a trovare un accordo con l’opposizione, anche se questo vorrà dire una crisi di governo. Il voto sull’Efsf è un voto «sul futuro della Slovacchia in Europa», ha sottolineato la Radicova, che ha sottolineato la necessitá di «trovare una soluzione comune per attenuare questa crisi mondiale». «La credibilitá della Slovacchia è la mia principale priorità», ha ribadito il premier.