Posted 13 maggio 2014 in Slider, Slovenia with 0 Comments
di Borut Mekina
“Il cibo rom è differente. E’ migliore. Ha un gusto speciale che deriva da una cottura lenta e da una specifica preparazione, con diversi tipi di erbe e, ovviamente, amore per la cucina, il tutto ad un prezzo accessibile.” Lo dice Ajsa Mehmeti, cuoca nel primo ristorante rom aperto ad aprile in Slovenia, la Romani Kafenava di Maribor, nel nord-est del paese.
Il ristorante, un progetto pilota della società rom locale, Romano Pralipe, finanziato anche con fondi UE, darà lavoro a 15 rom, ed altri ristoranti potranno essere aperti altrove, a Zagabria o Graz, se il primo avrà successo. Cuochi e manager del ristorante sono stati formati da una scuola locale tramite un progetto dell’organizzazione no-profit Epeka. Secondo il capoprogetto, Stefan Simoncic, l’obiettivo è di creare imprenditorialità socialmente responsabile, che promuova la comprensione culturale. “E’ anche un test per i rom, per vedere se riusciranno a portare avanti un modello imprenditoriale di successo”.
Piatti tradizionali balcanici come il gulash, la sarma o il burek si possono trovare già oggi ovunque in Europa, ma non il tradizionale gulash rom, il burek rom (picinta) o la sarma rom (sarmave o sah mas), foglie di cavolo con ripieno di carne. All’apertura del ristorante a Maribor si è presentato anche l’ambasciatore USA in Slovenia, Joseph Mussomeli, in limousine adornata con le bandiere rom. “Siamo commossi da tanto pubblico e contiamo che i rom possano riscattarsi tramite questa impresa”, ha detto Fatmir Beciri, presidente della società rom di Maribor.
I rom in Slovenia sono oggetto di discriminazione quotidiana; il partito nazionalista sloveno (SNS), oggi fuori dal parlamento nazionale e ben conosciuto per i suoi propositi razzisti e antizigani, è al secondo posto nei sondaggi per le europee di maggio. A seguito dell’annuncio dell’apertura del ristorante a Maribor, c’erano state proteste da parte della comunità locale lo scorso novembre, culminate con le dimissioni collettive del consiglio di quartiere. Secondo i rimostranti, c’erano già troppi ristoranti in zona. Il sindaco di Maribor Andrej Fistravec tuttavia venne a sostegno dell’iniziativa, convincendo i residenti a cambiare idea e scusarsi. Anche il giorno di apertura del locale, tuttavia, i vicini hanno chiamato la polizia per lamentarsi del rumore della musica della popolare band Sukari che vi suonava.
Ciononostante, l’attività della Romani Kafenava procede con successo. Il prossimo weekend, oltre a cibo e bevande, tra cui la rakija, ci sarà musica dal vivo e caffé, attraverso la lettura dei cui fondi i rom predicono il futuro. “Questo servizio aggiuntivo sarà gratuito per i nostri clienti,” aggiunge Beciri. Gli auspici sembrano buoni. (Fonte: EUobserver)
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