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Slow Thought (for T. with love)

Da Seavessi
C'è un detto arabo che dice che nove donne non fanno un figlio in un mese,
e sì, puoi comprare il ragù nella lattina, ma se lo fai sobbollire piano piano per ore nella cucina tranquilla,  non è certo la stessa cosa
non puoi obbligare una torta a lievitare in un minuto, perché lo scopo della torta è - anche- profumare di buono la casa, e ricordarti di quando imburravi la teglia per tua nonna
e non puoi fare sbrigare un fiore a sbocciare, una pianta a crescere, a meno di fare pasticci genetici che forse magari anche no
e c'è un motivo se per apprezzare completamente un gesto atletico, un gol, una meta, uno scatto, lo guardiamo al rallentatore
e quando vai da qualche parte, per bello che sia il posto in cui vai, gran parte del senso del viaggio sta in quello che vedi dal finestrino, nella sfumatura di verde di un campo intravisto.
Sai secondo me perché è buono e giusto che ci vogliano nove mesi per fare un figlio?
Perché i primi mesi li impieghi a capire che è vero, sta succedendo, hai questa cosa che cresce dentro ed è un pezzo di te e allo stesso tempo non lo è affatto
e gli altri mesi ti servono a capire che quel figlio si staccherà da te, col tempo non avrà più bisogno del tuo seno, di essere tenuto in braccio, di darti la mano per attraversare la strada.
Nove mesi è il minimo, per non impazzire di fronte a una rivelazione del genere.
Non ti preoccupare del tempo che ci mette a crescere questo tuo bambino di carta, quando un giorno prenderà il volo ti sembrerà di averlo stretto fra le braccia solo per un attimo.
Buon blogcompleanno.

Slow Thought  (for T. with love)


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