Foto da bb-ca-tunin.com
Quella che vedete in questa foto è Tirano, in Valtellina, proprio dove l'Italia confina con il Cantone dei Grigioni, quel luogo che, nel mio cuore, si gioca il primo posto con il vicino Ticino.
La Valtellina si "appoggia" sulla Valposchiavo e le due sono collegate da una linea ferroviaria molto conosciuta. Il 6 Ottobre 2015 sarà possibile arrivare a Tirano con un treno d'epoca molto interessante e... gustoso. Oggi vi parlo dello Slow-Train!
Ve l'ho già raccontato: un giorno o l'altro io vorrei riuscire a prendere un gran bel treno d'epoca per poter viaggiare con un certo stile, fingendo di essere una scrittrice di un altro secolo e di un'altra nazione. Tanti sono stati i personaggi e i geni della creatività letteraria (e non solo) che hanno solcato le Alpi con il mitico "trenino rosso del Bernina", per raggiungere quella fetta di Engadina molto chic rappresentata da Sankt Moritz e dintorni.
Solitamente, anche nel passato, si partiva dalla Grande Milano, città da sempre capace di attirare viaggiatori di ogni genere. Si risaliva il ramo sinistro del Lago di Como (quello di Lecco, per intenderci) per poi giungere a Tirano, dopo essersi riempiti gli occhi della bellezza della Valtellina.Da lì si saliva sul mitico treno delle Ferrovie Retiche e ci si lasciava avvolgere dalla Svizzera e le sue bellezze, magari in pieno autunno, quando tutto ha colori caldi e conquista molto di più di qualsiasi stagione dell'anno.
Ebbene, il 6 ottobre 2015, grazie ad un'iniziativa chiamata Slow Train 2015, si potrà percorrere la tratta ferroviaria tra Milano e Tirano su un treno d'epoca speciale, dove l'ambiente è stato accuratamente restaurato e dove la scelta del cibo servito durante il viaggio è a livello stellare.Ai fornelli ci saranno chef di grande ingegno ed esperienza che daranno sfogo alla loro voglia e capacità di creare cose buone per regalare ai viaggiatori un'esperienza indimenticabili.
Una volta giunti a Tirano sarà possibile aggiungere meraviglia su meraviglia, continuando il viaggio con le Ferrovie Retiche (per la cronaca, tutti i treni delle Ferrovie Retiche sono rossi) attraversando una fetta di Svizzera che troppo spesso è solo "di passaggio" e che, invece, sa davvero riempire il cuore, anche del viaggiatore più dubbioso o reticente.
Slow-Train è sicuramente un'iniziativa degna di nota, peccato non continui (o meglio... non ho news sul fatto che voglia o possa continuare) nei mesi più forti dell'autunno, quel periodo in cui le montagne si dividono in due: una parte colorata e una parte bianca.
Il paesaggio che scorre davanti agli occhi durante un viaggio (meglio se lento) attraverso la Valtellina fino a giungere al confine con la Svizzera è a dir poco vario e bellissimo.Condito da un menù stellato, capace di esaltare le bontà del territorio, è - come se ci fosse bisogno di dirlo - ancora meglio. Non trovate?