Small Faces - There are but four Small Faces

Creato il 13 marzo 2015 da Tonypop


Immediate Records -Z1252002 - 12/67
  1. Itchycoo Park
  2. Talk To You
  3. Up the Wooden Hills
  4. My Way of Giving
  5. I'm Only Dreaming
  6. I Feel Much Better
  7. Tin Soldier
  8. Get Yourself Together
  9. Show Me the Way
  10. Here Come The Nice
  11. Green Circles
  12. (Tell Me) Have You Ever Seen Me
"There are  but Four Small Faces" viene comunemente considerato come la stampa americana di "Small Faces" su Immediate Record numero di catalogo IMLP008 uscito nel giugno del 1967.
Gli Small Faces. Una delle migliori band di tutti i tempi.
Un gruppo fondamentale per la storia del rock, capaci di coniugare  beat, pop, hard, mod style, rabbia giovanile, working class, gioventù e psychedelia con una qualità ed uno stile perfetti.
Band formata da ottimi musicisti (Kenny Jones batteria, Jimmy Winston prima e Ian Mclagan dopo alle tastiere) e due geni della musica pop come Steve Marriott (chitarra e voce) e Ronnie Lane (basso e voce) autori della maggior parte dei pezzi.
Si formano nel 1965 ad East London e diventano subito una band di riferimento per tutto il movimento Mod raggiungendo in breve un successo sia di critica che di pubblico con ottimi singoli e ottime vendite.
Due fattori, a mio parere,  però penalizzarono ingiustamente la band impedendogli un successo ancora più ampio (leggesi vendite commerciali negli States): il primo una discografia degli Album confusa, con due album differenti ma con lo stesso titolo nel giro di pochi anni e album raccolte ("From the beginning") pubblicate dalla vecchia Etichetta (Decca) in contemporanea a nuovi album.
Il secondo fattore fu il poco seguito avuto negli USA (un solo singolo in classifica "Ithcycoo Park") , la critica americana li riteneva "Too British" e il fatto di non aver fatto Tour negli States (almeno fino al 1967) li penalizzò ancora di più.
Per ovviare anche a questo la Immediate di Andrew Loog Oldham fece uscire per il mercato americano nel 1967 l' lp "There are  but Four Small Faces", che teoricamente è la stampa americana dell' album "Small Faces" uscito su Immediate in Uk, ma che in realtà ha una track list molto diversa, tanto da risultare un album a sè stante,  infatti solo sette brani sono presenti in entrambe le versioni :  "(Tell Me) Have You Ever Seen Me", "Green Circles", "My Way of Giving", "Show Me the Way", "Up the Wooden Hills", "Get Yourself Together" e "Talk to you", ai quali la Immediate aggiunse i tre singoloni :"Itchycoo Park", "Tin Soldier" e "Here Comes the Nice" e le corrispettive B sides dei primi due singoli cioè " I'm Only Dreaming" e"I Feel much better". Risultato : dopo "Odgen's Nut gone Flakes") il migliore album degli Small Faces.
Il disco è caratterizzato da avere una copertina molto accattivante, molto Popsike.
Attenzione: da evitare le versioni con copertina monocolore o in bianco e nero che sono dei falsi. Secondo i collezionisti più intransigenti però l'album è caratterizzato da una cattiva qualità della stampa del vinile.
Ascoltando la mia copia originale forse non si può parlare di cattiva qualità della stampa, ma di una non omogeneità dei suoni delle varie canzoni dovuta al fatto che ci troviamo di fronte ad una raccolta e non ad un album omogeneo registrato in studio.
Come detto nel disco troviamo la meravigliosa "Itchycoo Park" con i suoi effetti ormai passati alla storia (prima canzone in assoluto ad usare degli effetti per la batteria), il suo ritornello meraviglioso ("It's soo Beautifuuul!!!"), il suo pop sound e il testo che racconta di un fantomatico parco (pare Itchy Park ad East Londra dove è cresciuto Steve Marriott ) scuola di vita migliore rispetto ai famosi college di Oxford e Cambridge.
"Tin soldier" è un altro mega classico, un soul mod chitarristico d'autore cosi come la psych pop "Here comes the Nice" dove si parla di droga e pusher ("The nice " era il soprannome di un pusher che gli Small Faces frequentavano).


The Small Faces- Tin Soldier, 1968
Troviamo poi il tipico hard soul degli Small Faces  in "Talk to you" con una chitarra potente e la bellissima voce di Marriot o in "Have you ever seen me".
Psychedelia pop (popsike) nella bellissima ballad "I'm only dreaming" , (una ritmica meravigliosa), in "Green Circles" nell’organosa (scritta da Mclagan) "Up the wooden hills" o per la sognante "Show me the way" super melodica. Il mod sound la fa da padrona in "I feel much better" e per "Get yourself together" con il suo arpeggio iniziale e il soul super ritmico e in "My Way of Giving" con chitarre e batteria selvagge contrastate dalla melodia della voce.
Purtroppo il disco non venne notato negli States, gli Small Faces l'anno successivo pubblicarono il loro capolavoro, il citato "Odgens' nut gone flakes" favola psychedelica in concept album.
Subito dopo Marriott abbandonò il gruppo (mai chiarito ufficialmente il perchè, forse  conscio di non poter replicare un capolavoro come "Odgens'" o perchè stanco delle pressioni sulla sua figura di Leader appena 21 enne) e formò gli Humble Pie con Peter Frampton  diventando una band di successo dei Seventies eottenendo anche risultati di classifica negli USA.
Gli altri tre Small Faces con l'aggiunta di Ron Wood e Rod Stewart formarono i Faces, diventando anche loro una delle band di successo dei primi seventies, ottenendo anche loro risultati di classifica anche negli States. Paradossalmente sia Marriot che gli altri Faces sfondarono in USA con due band inferiori agli Small Faces.
Wood e Stewart finirono negli Stones il primo e con una carriera da star il secondo, Kenny Jones sostituì Keith Moon negli Who, ma queste sono altre storie da raccontare. Ronnie Lane morì di Sclerosi multipla nel 1997, Marriot in un incendio di casa sua nel 1991, Ian Mclagan è deceduto nel 2014.
Gli Small Faces sono una della più grandi band di tutti i tempi.

Foto della label della mia copia in vinile di Z1252002, copia originale


Quotazioni : La guida Goldmine valuta l'lp originale circa 50 dollari.


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