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Smart City: secondo ICity Rate 2014 Cagliari al 60 posto

Creato il 23 ottobre 2014 da Alessandro Ligas @TTecnologico

Smart City: secondo ICity Rate 2014 Cagliari al 60 postoSecondo ICity Rate 2014 le città più smart d’Italia sono: Milano, Bologna e Firenze. La classifica è stata realizzata da FORUM PA , in collaborazione con Istat, Unioncamere e alcune delle associazioni che si occupano di partecipazione e cittadinanza attiva, per la Smart City Exhibition in corso in questi giorni a Bologna.

La ricerca si è concentrata su 106 comuni capoluogo. Gli indicatori sono stati 72 e sono suddivisi in sei diverse dimensioni: economy, environment, mobility, governance, living e people, seguendo uno schema ormai consolidato nelle analisi internazionali delle smart cities. Ognuna delle sei dimensioni è stata suddivisa in una componente standard, dove tendenzialmente sono collocati gli indicatori di valenza più generale, e in una componente smart, nella quale si è cercato di inserire variabili rappresentative della capacità di adattamento ai cambiamenti tecnologici e sociali.

Gli indicatori vanno dai più consolidati come il “valore aggiunto per unità di lavoro”, la “qualità dell’aria”, “gestione dei rifiuti” a quelli più sperimentali come “l’incidenza dei follower delle amministrazioni comunali su twitter” oppure la “diffusione dell’home banking” .

Cagliari è la migliore tra le città del mezzogiorno e si colloca al 60° posto (scendendo rispetto alla scorso anno dalla 47° posizione) a seguire Pescara al 62° e L’Aquila al 64°, poco più giù troviamo Sassari al 74° posto (che guadagna una posizione rispetto al 2013).

Il capoluogo sardo ottiene discreti piazzamenti nelle graduatorie relative alle solo componenti smart delle dimensioni Governance (dove si colloca al 18° posto) e People (26° posto) ma poi finisce per essere risucchiata verso il basso dagli indicatori standard. Cagliari risulta essere quasi in tutte le classifiche parziali la prima città del mezzogiorno. È al 63° posto se consideriamo l’indicatore Economy e 56° secondo quello People e 50 considerando quello Governance.

FATTORI STANDARD FATTORI SMART

ECONOMY COMPETITIVITA’ (produttività, imprenditorialità, qualità lavoro, direzionalità, credito, internazionalizzazione) INNOVAZIONE (diffusione, ricerca e sviluppo, brevettualità, connessione in rete, comportamenti innovativi, relazionalità internazionale)

LIVING VIVIBILITA’ (sicurezza personale, assistenza sanitaria agli anziani, cura dei bambini, opportunità lavoro, rischio povertà) CONNESSIONE (adeguamento infrastrutture e qualità servizi), VITALITA’ (sharing economy, attrattività, intrattenimento, internazionalizzazione)

ENVIRONMENT CONDIZIONI AMBIENTALI (aria, rifiuti, acqua, energia, spazi verdi, imprese) INTERVENTI PER LA TUTELA (aria, rifiuti, acqua, energia, spazi verdi, ecomanagement)

MOBILITY ACCESSIBILITA’ (aerea e terrestre) e MOBILITA’ INTERNA (assetto territoriale, incidentalità, TPL, interscambio) INTERVENTI (infomobilità, mobilità alternativa, limitazioni traffico, ciclabilità) e COMPORTAMENTI (adeguamento vetture, propensione mezzi collettivi) PER LA SOSTENIBILITA’

PEOPLE QUALITA’ CAPITALE UMANO (istruzione, vita culturale) e SOCIALE (solidarietà, fluidità mercato lavoro, multiculturalità, equilibrio di genere) UTILIZZO ICT (connessione ed utilizzo internet, attività in rete, informatizzazione scuole e presenza social no profit)

GOVERNANCE PARTECIPAZIONE (astensionismo e fiducia nelle istituzioni) e QUALITA’ AMMINISTRATIVA (stabilità economica, capacità gestionale, associazionismo, equilibrio di genere) UTILIZZO NUOVI STRUMENTI COMUNICAZIONE, RENDICONTAZIONE, PARTECIPAZIONE (open data, siti, canali comunicazione, twitter, rendicontazione, pianificazione ambientale)

Questi dati sono importanti per la città capoluogo, che si appresta a compiere un importante cambiamento istituzionale: diventare una città metropolitana, perché restituiscono in modo oggettivo e senza spot la situazione generale della città.

Il futuro governo cittadino dovrà rapidamente equipaggiarsi per gestire questa nuova realtà non sprecando nessuna delle opportunità dedicate dalla programmazione europea 2014-2020, primo tra tutti il nuovo programma sperimentale plurifondo (FESR e FSE) PON dedicato alle Città Metropolitane.

I dati mostrano che nella città capoluogo sono stati fatti molti passi in avanti ma ancora è ancora lunga la strada da percorrere per diventare “smart city”.

Alessandro Ligas

Fonti dei dati: ICity Rate 2014 – La classifica delle città intelligenti italiane, seconda edizione” – Ottobre 2014, Realizzata da FORUM PA.


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