SMART mappa la superficie lunare

Creato il 04 ottobre 2013 da Sabrinamasiero

Questo mosaico di immagini del polo nord lunare è stato ottenuto dalle immagini prese dalla Advanced Moon Imaging Experiment (AMIE) a bordo di SMART-1 dell’ESA. Le immagini sono state prese tra il maggio 2005 e il febbraio 2006 durante varie fasi della missione. Crediti ESA, fonte: http://spaceinimages.esa.int/Images/2007/12/SMART-1_north_pole_travel_map .

SMART-1 dell’Agenzia Spaziale Europea è una missione lunare, la prima sonda dell’ESA ad entrare in orbita lunare. Fu lanciata il 27 settembre 2003, ben dieci anni fa, con un razzo Ariane 5 dalla base di lancio Kourou nella Guiana francese.

SMART sat per Small Mission for Advanced Research in Technology. La sonda è stata spedita sulla Luna utilizzando un propulsore elettrico ed arrivando in orbita lunare il 15 novembre 2004. La sua batteria di strumenti in miniatura includeva anche uno spettrometro in raggi X per mappare gli elementi chimici sulla superficie lunare.

L’immagine, che fu pubblicata per la prima volta nel 2007, è un mosaico di 30 immagini del polo nord lunare ottenuto con la camera SMART-1 AMIE, che copriva un’area di circa 800×600 chilometri.

La mappa mostra la geografia e l’illuminazione del polo nord, che è di particolare interesse per le future missioni di esplorazione della Luna. Alcuni anelli dei crateri in questa regione sono quasi sempre esposti alla radiazione solare e sono chiamati “picchi di luce quasi eterna”. Al contrario, alcuni crateri profondi sono permanentemente in ombra e sembrano contenere ghiaccio d’acqua che potrebbe essere esplorato da future missioni.

Dopo aver completato le sue operazioni scientifiche, la missione SMART-1 si è conclusa il 3 settembre 2006 finendo sulla superficie lunare. Dei telescopi terrestri hanno fotografato l’impatto come un flash luminoso e un burst di detriti.

Le misurazioni fatte da SMART-1 sono state utilizzate per aiutare le missioni successive sulla Luna, come la missione Kaguya del Giappone, Chandrayaan-1 dell’India, Ghang’e-1 della Cina e il Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA.

Il sistema di propulsione elettrico sviluppato per SMART-1 avrebbe dato un contributo notevole anche alla missione BepiColombo dell’ESA, missione verso Mercurio, e altre future missioni spaziali.

Fonte ESA: SMART Mapping at the Moon’s North Pole – http://www.esa.int/Our_Activities/Space_Science/Smart_mapping_at_the_Moon_s_north_pole

Sabrina


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