Nelle scorse ore abbiamo scoperto un nuovo studio che ci mette un pò in allarme per quanto riguarda i dati contenuti all’interno dei nostri smartphone Android. Stando infatti all’analisi effettuata dall’Università di Cambridge su un campione di 20.400 dispositivi, è venuto fuori che dal 2011 vi sono state 13 vulnerabilità gravi al sistema e che, in media, l’87,7% degli smartphone Android è stata vulnerabile.
Purtroppo, nonostante abbiamo parlato al passato, le vulnerabilità non sono certo spariti. Ultimamente ci siamo concentrato sia sulla prima ondata di Stagefright che sulla seconda (Stagefright colpisce ancora: scoperta nuova vulnerabilità su Android). Fortunatamente entrambe sono state risolte (Stagefright 2.0 è stato già risolto da Google) anche se non sappiamo quanti sono stati gli smartphone Android colpiti.
Certo è che avere una media così alta di smartphone Android potenzialmente assalibili dalle vulnerabilità di turno non fa proprio una bella pubblicità a Google ed al sistema operativo. I ricercatori che hanno pubblicato quest’analisi hanno dichiarato che il problema è da attribuirsi soprattutto ai vari produttori che, pur avendo a disposizione delle ottime strutture e potenzialità, non riescono a sistemare questi “buchi” potenzialmente devastanti per i nostri dati.
I consigli che vi sentiamo di darvi riguardano tutti il non peggiorare la situazione:
- scaricate applicazioni solo dal Play Store;
- non visitate o scaricate file da siti privi di certificati;
- effettuate in maniera saltuaria un backup ed un ripristino totale dello smartphone Android
sicurezza-antivirus2015-10-14Lorenzo Spada