Squadra che vince non si cambia. Squadra che pareggia pure. Con questo assunto in testa, Lippi conferma i titolari dell’esordio con il Paraguay e poco importa che il tandem Iaquinta – Gilardino sia stato utile all’attacco quanto un Bertolaso lo è stato a L’Aquila. Tutti confermati, tranne Buffon che da buon vecchietto sta acciaccato.Inizio shock. Per la serie: noi Italiani NON impariamo mai dai nostri errori. E così, dopo aver eletto un nuovo Dux mea lux, ci prendiamo pure un gol identico a quello con il Paraguay. Sì, ci sono circa 14 diverse irregolarità in questa rete, però Cannavaro non può tutte le volte cannare così le marcature e lasciare Smeltz indisturbato di infilare il tanto atteso (e inutile) Marchetti.Dopo un momento di smarrimento generale, ci riprendiamo con un Italian spirit di cui perlomeno questa nazionale non difetta, a differenza degli inglesi in pieno stato di hangover (post-sbornia) di venerdì sera e di una Francia scandalosa (ma la colpa è di Domenech, visto che Anelka durante l’intervallo e gli altri giocatori nell’ammutinamento di oggi il carattere l’hanno dimostrato, eccome). Magra consolazione, comunque, visto che non abbiamo un vero gioco offensivo e visto che troviamo il pareggio solo su rigore.I cambi nel secondo tempo sembrano funzionare per i primi 10 secondi di gioco, con Di Natale che alla prima occasione tira subito. Poi il party scema e ci si fa prendere da una paura & delirio in Sud Africa. Giocando contro dei giganti dai gomiti affilati l’unica buona idea che abbiamo è quella di affidarci a cross alti continui. Inutile dire che non ne prendiamo una.Adesso rischiamo di andarcene a casa, o magari passare il turno con un terzo pareggio di fila, con persino lo spettro della monetina per decidere chi va avanti tra noi e Nuova Zelanda. Cose pazzesche (più che pazzini) succedono a questo Mondiale. Che sofferenza. E ora l’aria Smeltz like shit, perché con la Slovacchia ci sarà da farsela addosso…
Lippi: cicca l’11 iniziale intestardendosi nei suoi preferiti, prova a rimediare nel secondo tempo, nella conferenza stampa finale mostra evidenti segni di nervosismo; il lampadatissimo Lippi comincia insomma a spazientirsi e sente nell’aria l’odore di fallimento. Non è un buon segno, speriamo almeno che gli ritorni il suo proverbiale culo a salvarci il... culo (voto 4)
Nuova Zelanda: I giocatori dai gomiti bastardi capitanati dall’agguerito Smeltz like teen spirit sono discretamente scarsi e se avessimo giocato più palla a terra anziché buttare cross volanti li avremmo potuto mettere ampiamente in crisi. Ma a differenza nostra, loro hanno imparato dai nostri errori e ci hanno infilato proprio come aveva fatto il Paraguay. Il portiere dopo le cagate del primo incontro si dev’essere sparato una pera di Buffon in vena e s’è messo a parare alla grande i nostri (pochissimi) tiri pericolosi. Meno male che almeno in difesa c’è un certo Mr. Smith a regalarci un rigore, che sennò erano cazzi ancora più amari. Hanno usato uno stile da giocatori di rugby, più che di calcio, però sono stati molto astuti (voto 6/7)
(le immagini di ciò che è avvenuto sul campo non meritavano nemmeno di essere pubblicate, quindi sono state sostituite con quelle ben più interessanti di ciò che è successo sugli spalti)