Con rivali come "La grande bellezza" e "Il capitale umano", c'era poco da fare.
Persino come miglior regista esordiente, hanno preferito Pif con il suo "La mafia uccide solo d'estate" a Sydney Sibilia, regista di "Smetto quando voglio".
Falliti i David, in compenso sono arrivati altri premi, e in ogni caso "Smetto quando voglio" resta una delle commedie più apprezzate del 2014 da critica e pubblico.
Era da anni che una nostra commedia non appariva così dinamica!
I nostri eroi sembrano un po' gli "Ocean's Eleven" de noaltri.
In "Ocean's Eleven", George Clooney, Brad Pitt, Matt Damon, ecc... sono dei ladri bravini che insieme diventano una squadra di ladri infallibile.
In "Smetto quando voglio", Edoardo Leo, Libero de Rienzo, Pietro Sermonti, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Stefano Fresi e Lorenzo Lavia sono dei laureati dai titoli altisonanti, ma senza un lavoro gratificante. La disperazione li unisce in un'impresa illegale: produrre e spacciare sostanze stupefacenti.
L'idea funziona, nel giro di sei mesi ottengono cifre da capogiro. Da sfigati, iniziano a sentirsi i re di Roma.
Tutto bene, fino a quando non si fa vivo Er Murena (Neri Marcorè)...
Il cast funziona. Edoardo Leo regge perfettamente il suo ruolo di protagonista. I suoi colleghi, anche se con meno spazio a disposizione, hanno saputo farsi notare e dar luce ai loro personaggi.
La regia, la fotografia e il montaggio, in linea con lo stile hollywoodiano in voga al momento, risultano innovativi nel panorama della commedia italiana.