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Smile

Creato il 28 giugno 2011 da Emanuelesecco
sottofondo: Sir Charles Spencer Chaplin – Smile

chaplinsmile

«Un giorno senza un sorriso è un giorno perso»

Sir Charles Spencer Chaplin

 

Un giorno senza sorriso. A volte capita.
Sono quei giorni in cui tutto sembra crollarci addosso. Quelle ore che sembrano infinite, in cui ogni preoccupazione possibile e immaginabile ci coglie in quello che forse è il momento in cui siamo più vulnerabile: la tristezza.
A volte l’assenza di sorriso non ha una spiegazione. Viene e basta. Capita… come un fulmine che colpisce il tronco di un albero o la marmitta della macchina che, di punto in bianco, decide di non funzionare più.
Non sappiamo bene perché certe cose capitano, ma ci tocca subirle. E la maggior parte della volte dobbiamo farlo in silenzio.
Ci sono momenti in cui questa tristezza riusciamo ad accettarla, e altri in cui non siamo in grado di capacitarcene.
La momentanea estinzione di quella spontanea e magnifica contrazione dei muscoli facciali che è il sorriso ci manda in paranoia. Ci rende incapaci di compiere anche le più piccole azioni del quotidiano con la stessa forza che da sempre ci ha contraddistinto.
Qualche volta questo malessere interiore si traduce in rabbia, nociva per noi e soprattutto per chi ci è vicino. Siamo solo capaci di attaccare tutto quello che ci circonda con un feroce e istintivo assalto alla baionetta. Ma sappiamo benissimo che i primi che si sentiranno affranti da questo comportamento saremo noi.
Molte volte una scappatoia può essere la scrittura, ma non sempre funziona. Nella maggior parte di questi momenti non riusciamo nemmeno a tenere una penna in mano, figuriamoci a scrivere delle frasi sensate su un foglio.

L’unica medicina contro questi momentanei attacchi di depressione sembra essere una sola: il sorriso di un innocente monello.
In quel sorriso è contenuta l’essenza della felicità, dell’innocenza, della spensieratezza. È un sorriso privo di quel sottofondo di preoccupazioni che ammorbano la vita adulta, libero da tutti quegli impegni, anche troppo banali, che ci assillano non permettendoci più di vivere la nostra vita.

Molti considerano questo mondo e questa vita solo una valle di lacrime, un passaggio infelice che ci tocca attraversare per poi giungere alla beatitudine eterna.
Ebbene no, non sono d’accordo. In questo senso la nostra presenza in questo mondo non avrebbe molto senso. Non posso accettare l’idea che tutto quello che sto facendo per me stesso, e per permettermi un bel giorno di vivere in pace con me stesso, sia considerato inutile e futile da una manica di imbroglioni sfaticati la cui unica preoccupazione è la pace divina.
No!
La mia vita è qui, ora… e se non mi adopero per viverla nel migliore dei modi sono sicuro che la rimpiangerò per l’eternità.
Per questo, quando i momenti di tristezza che dicevo prima mi assalgono penso alle parole che ci lasciò il Maestro Sir Charles Spencer Chaplin:

«Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere così come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un'opera di teatro, ma non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l'opera finisca priva di applausi»

 

E.


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