Smiley ( 2012 )

Creato il 11 novembre 2013 da Bradipo
Una baby sitter apprende di una curiosa leggenda urbana per cui basta digitare tre volte sulla tastiera del computer la formula I did it for the lulz e compare alle spalle del malcapitato con cui si sta chattando un mostruoso killer che lo uccide seduta stante. Naturalmente la baby sitter vuol provare se funziona questa storia e altrettanto naturalmente mal gliene incoglierà.
Intanto Ashely, ragazza mentalmente disturbata, ha difficoltà ad adattarsi alla vita del campus universitario che non riesce a superare neanche grazie alla sua coinquilina Proxy che è praticamente il suo opposto. Ashely dopo aver visto su internet l'omicidio della baby sitter è ossessionata dalla fobia di essere la prossima vittima , mentre Proxy e i suoi amici neanche le credono perchè tanto è una leggenda urbana partorita dal mondo virtuale di internet. Ma naturalmente le cose prenderanno subito una piega diversa, tragica per l'esattezza.
Non esistono più gli slasher di una volta e se il tentativo di riattualizzare il genere era fatto con tutta la cultura cinematografica di Craven e del suo sceneggiatore Williamson allora ne poteva uscire anche roba come Scream e relativi seguiti ( tutti animati dalla tendenza di non prendersi mai troppo sul serio) se invece un giovanissimo carneade californiano, apprezzato direttore di video su youTube si mette a cercare la ricetta dello slasher 2.0 posso venir fuori aborti cinematografici come Smiley.
Obbrobrio che la distribuzione italiota naturalmente non si è fatto sfuggire, anche se con un annetto di ritardo. E , considerando che questo filmetto anche negli USA non se lo sono filato neanche di striscio, cresce il sospetto di qualche psicopatologia destruente la sostanza grigia cerebrale che ha colpito chi in Italia sceglie le pellicole da distribuire nelle sale.
Smiley vanta per prima cosa uno dei villain più brutti mai visti su grande schermo: certo in un serial killer uno non cerca bellezza particolare , Freddy Krueger docet, ma vedere un killer che ha una chiappa di culo trapiantata in faccia e con delle suture da calzolaio per giunta, , neanche da chirurgo che ha alzato un po' il gomito, è qualcosa di veramente brutto e disturbante.
Ma probabilmente non nel senso auspicato di chi ha fatto il film: qui si arriva al puro disgusto solo per associazioni di idee: faccia -culo- deiezione organica che normalmente esce da lì e l'operazione schifo totale è terminata.
Altro che horror! non è facile prendere sul serio una faccia da culo assassina!!!
Vogliamo poi parlare della protagonista, Ashley? Per carità Caitlin Gerard sarà anche una bella figliola ma recita da cagna maledetta ( vedere una scena in cui deve piangere in cui al cambio di campo le viene bagnato il viso solo per far vedere che sta piangendo, evidentemente da sola non ci riusciva) e poi credo che recitare un personaggio così , di una praticamente caduta dal pero per come non si accorge di nulla di quello che sta succedendo attorno a lei, non sia così difficile.
Eppure lei fallisce miseramente , potenza anche di un regista che non ha la minima cognizione di come costruire una scena decente in cui sia richiesto un minimo di savoir faire recitativo e che non ha la minima idea di come creare suspense.
Cioè siamo ancora allo stadio del ripetersi perseverato delle sequenze buuuu e ancora allo smanettamento dei volumi della colonna sonora per cercare di creare un po' di ansia nello sfortunato che ha deciso di vedere questa robaccia.
Trucchi da miserabili, insomma.
Dicevamo che questo Smiley aspira a riattualizzare il genere slasher: beh, allora non ci siamo proprio. Che cosa ne facciamo di uno slasher in cui gli omicidi sono tutti uguali?
Uno dei concetti base della riuscita dello slasher era proprio la creatività negli omicidi e qui questa cosa viene del tutto dimenticata per fare un film finto ggggiovane  che cerca di gettare una luce inquietante sulla internet generation, quella fatta dai ragazzotti super tecnologizzati che non abbandonano il loro computer portatile nemmeno quando vanno in bagno e magari si puliscono il sedere con un rotolo di carta igienica virtuale effigiato in un tablet.
Insomma 90 minuti della mia vita buttati via in modo indegno, ma me la sono voluta perchè già sapevo che cosa aspettarmi, credo che questo film sia ancora alla ricerca di  uno straccio di recensione positiva worldwide.
E poi, forse mi sarò perso qualcosa e per questo faccio un mea culpa anticipato: ma chi calz...è lulz?
Ah , ecco l'ho trovato: significa divertimento al plurale, forse, gergo internautico, mica pizza e fichi.
Ecco, in Smiley di lulz ne ho trovato ben poco, con la monnezza  raccolta in un oretta e mezzo di proiezione invece ci ho riempito un camion.
Da evitare come la peste bubbonica.
( VOTO : 2 / 10 ) 

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