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Smontato (2)

Creato il 05 gennaio 2013 da Marcopress @gabbianone

Mario Monti che entra in politica finisce per diventare uno come gli altri. Sarà più onesto, intelligente, sveglio ma non può evitare il principale inciampo logico della politica: la contraddizione (tradotto: la faccia da culo con cui si cambia bandiera a seconda delle convenienze).
Succede che il Monti politico decide di allearsi con Fini e Casini, due che sono complessivamente parlamentari da 16 legislature consecutive (Ferguson un dilettante), vale a dire con gli stessi due principali alleati di Berlusconi, il Cav che il Professore non vuole vedere nemmeno in tivvù.
Il governo Monti ha prodotto opportune soluzioni emergenziali ma nulla ha cambiato nella politica italiana. Non l’ha resa migliore, non l’ha unita nelle riforme, non l’ha nemmeno messa d’accordo su una modifica chiesta da tutto il popolo, quella del sistema elettorale. Monti non è diventato un modello per nessuno. Non ha creato qualità. Non ha attirato a sé il meglio ed è ora costretto a stringere le mani al peggio. E, inevitabilmente, si contraddice: come fai a tuonare contro Berlusconi e a stare assieme ai suoi storici compagni di viaggio?
Al solito si può dire tutto e di tutto contro Berlusconi, ma non si può dire nulla di meglio di Fini e Casini e Cesa e Bocchino. Tanto meno dei transfughi trombati che Sfiga civica si porterà in casa da Pdl e Pd. Il Monti di oggi è diventato uno dei tanti. Uno che avrebbe dovuto educare la Casta e ci si è invece ficcato dentro.



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