"Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell'indistinto. La porta è meglio chiuderla; di là c'è sempre la televisione accesa. Dillo subito, agli altri: «No, non voglio vedere la televisione!» Alza la voce, se no non ti sentono: «Sto leggendo! Non voglio essere disturbato!»"Eh sì avete indovinato, era l'incipit di Se una notte d'inverno un viaggiatore, di Italo Calvino.:)Alzi la mano chi non si è sentito così almeno una volta!? A me è successo con tutti i libri che ho letto. E mi sta capitando di nuovo - sembra di tornare alle elementari, ve lo dico - con quel piccolo simpatico aggeggio chiamato ereader. Gli ho dato un nome: milk (è bianco: che originalità! bè poi ho le mie fantasie sul caffè macchiato etc. etc. ma questa è un'altra storia). Non so voi, inoltre, ma nel mio piccolo io sono certa che a Calvino questa cosa degli ebook sarebbe interessata. Ci avrebbe scritto una lezione americana, forse. Chissà. Intanto qui io vi racconto le mie umili impressioni. Da ora in poi, dato che ho preso un po' il giro, mi piacerebbe parlarvi dei miei libri di carta e parallelamente di quelli digitali. Spero vi piaccia l'idea. Ci ho pensato un po' e ho concluso che sarebbe stato giusto partire dal mio primo ebook: Il gigante buono di Lorcan Roche e dall'ultimo in ordine cronologico caricato su milk: I ferri dell'editore, di Sandro Ferri. Entrambi edizioni E/O.
I ferri dell'editore è un po' un meta-ebook, nel senso che riflette anche sul tema ebook spaziando però su tutto il mondo dell'editoria contemporanea, ragionando sul rapporto tra editore e scrittori, editore e lettori, editore e nuove tecnologie. Tutto con un linguaggio fresco e sincero (considerato che l'autore è esso stesso editore e si racconta come un libro aperto, per restare nella metafora, e con una certa autoironia: non perdetevi l'immagine apocalittica di un futuro editore che gira per casa in vestaglia lisa da disoccupato ma che ghigna perché sa anche che "la stragrande maggioranza delle opere che vengono scritte non valgono molto e (...) non sono in grado di soddisfare neppure l'esigenza di un singolo lettore" argh, però è vero!).
Di questo libro, oltre ai contenuti, è interessante anche il progetto di promozione nel quale è coinvolto: è infatti già disponibile in formato ebook al prezzo simbolico di 0,97 euro e senza DRM e solo tra qualche settimana sarà disponibile anche cartaceo. Se ho ben capito, l'idea è proprio quella di far coesistere i due supporti e vedere un po' che succede. Per chi è appassionato di editoria, ma anche per tutti gli altri.
Il gigante buono, pubblicato nel 2010, io lo scopro adesso con imperdonabile ritardo.
CERCASI URGENTEMENTE: Individuo maturo e responsabile che faccia da fratello maggiore/badabte a ragazzo affetto da distrofia muscolare. Ecco, inizia così, con un allegro pugno nello stomaco. E con questo bell'annuncio sul Voice di New York. Ma non fatevi ingannare. Sorridete. "Sorridere a una persona che ti sembra strana o particolare, o sorridere nel momento più sbagliato, è un'ottima cosa: può risultare spiazzante". (...) Perché "con un piccolo sforzo e un minimo di fantasia tutti quanti potremmo inventarci una nostra commedia prendendo gli altri come inconsapevoli coprotagonisti o sventurate comparse; sono in pochi a rendersi conto del divertimento enorme che si può tirare fuori da una giornata qualunque e la gente non capisce che in realtà non c'è bisogno di starsene imbambolati davanti alla tivù, tutti stretti come una famigliola di funghi. Io concordo. Senza se e senza ma".
Ma non posso certo trascrivervelo integralmente, leggetelo, se volete: e mi saprete dire. Siate pronti però a tutto, a una voce spietata (e irlandese) che sa ironizzare su qualsiasi cosa e quando meno ve l'aspettate poi vi svela un punto di vista destabilizzante, che vi farà sentire strani, ma stranamente a vostro agio e vi farà ridere. Non so come sia ma immagino la sensazione assomigli proprio a quella di un maschio che si prende un pugno da un amico durante un'amichevole scazzottata. Ecco, penso una cosa del genere.
E dunque: enjoy and drink some coffee, lasciando che il mondo intorno "sfumi nell'indistinto".
c\_/