Magazine Cinema

So you think you can love me and leave me to die…ovvero…di compleanni e Sons of Anarchy

Creato il 14 settembre 2014 da Cineclan @cineclan1

Anarchia significa liberazione della mente umana dal dominio della religione; liberazione del corpo umano dal dominio della proprietà; liberazione dalle catene e dalle restrizioni del governo. Significa ordine sociale basato sulla libera associazione di individui.” (Jackson “Jax” Teller)

La fine è vicina, amicici di Cineclan! E noi non siamo ancora pronti ad affrontarla… No, non lo saremo mai, perché Sons of Anarchy ha talmente segnato la nostra vita da addicted che difficilmente riusciremo ad abbandonare molto presto l’angst e il sangue di Charming! Se poi ci aggiungete che Sutter ci ama (solo che ancora non lo sa!) e ha fatto coincidere la season premiere con il nostro compleanno… beh, allora potete ben immaginare che il nostro destino è strettamente legato a quello di SAMCRO.

sons-of-anarchy-season-7-trailer-01

Questa premiere è stata sconvolgente, non solo per il sangue a profusione che ha “colorato” lo schermo sin dalle prime immagini, ma soprattutto per la trasformazione che traspare dallo sguardo di Jax. Sul talento di Sutter nella scrittura e nella costruzione del racconto abbiamo speso fiumi di (virtuale) inchiostro, ma oggi, in questa domenica di metà settembre vogliamo scrivere un’ode al talento di Charlie Hunnam… E non ci riferiamo ai suoi addominali, strano ma vero!

Facciamo il nostro lavoro da troppo tempo (e siamo troppo anziani!) per confondere attore e personaggio, ma nel caso di Charlie Hunnam e Jackson Teller crediamo che siano visceralmente l’uno la componente fondamentale dell’altro. Perché senza Charlie, Jax sarebbe stato un bellissimo personaggio, ma non sarebbe stato QUESTO Jax!

Quindi amici, siete avvisati! Di qui inizieranno spoiler ed elucubrazioni mentali di peso non solo sulla season premiere ma su tutta la serie e se non l’avete ancora vista (e mi domando cosa ci facciate qui se non l’avete vista!), sspoilerstate attenti!

Il parallelismo tra Opie e Tara è palese come un pugno nello stomaco: privato delle sue “anime”, Jax è un animale allo sbando, un guscio vuoto. Le affinità tra le morti di Opie e di Tara sono inquietanti e profetiche forse… E non è solo la shipper che è in me a vederle!

Ci sono tanti modi di morire e in sei stagioni SOA ci ha mostrato un inventario di morti che rasenta il campionario dell’Ikea per numero e varietà, ma sia Opie che Tara muoiono per ripetuti colpi inferti alla scatola cranica (come siamo gentili stamattina, eh?). Ed è sempre un caso che entrambi muoiano proprio quando Jax aveva deciso di “sacrificarsi” per il bene del club nel caso di Opie e per il bene della propria famiglia nel caso di Tara? No. Il caso non esiste in Sons of Anarchy.

mqdefaultsafe_image

Jax e il suo dolore, Jax e la sua sete di vendetta, Jax e la sua cecità. Perché il dolore acceca e rende fragili anche se sei Jax Teller e tutto il tuo club è dalla tua parte.BxRdYRWCIAABTy0

Il talento di Charlie sta proprio nella sua straordinaria capacità di prendere sulle proprie spalle tutto questo dolore e renderlo fisico, sangue, lacrime, muscoli; renderlo materia e non solo sentimento. Renderlo vero più di quanto un essere umano possa mai percepire. Renderlo nostro e non solo suo.  Renderlo il motore immobile della narrazione, della vita, della morte.

Non vogliamo parlare di Gemma, perché la mater familias di Charming è sempre più una Lady Macbeth al quinto atto, divisa tra la propria verità e i propri demoni.

E allora vi lasciamo con una piccola dedica musicale, perché Sons of Anarchy ha una colonna sonora meravigliosa… Sempre!


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :