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Sochi 2014. Impianti “temporanei”

Creato il 12 febbraio 2014 da Alchimag
Shayba Arena
Shayba Arena
Shayba Arena
Shayba Arena
Shayba Arena
Shayba Arena
Ice Cube
Ice Cube
Shayba Arena
Shayba Arena
Ice Cube
Ice Cube
Ice Cube
Ice Cube
Shayba Arena
Shayba Arena
Ice Cube
Ice Cube
Shayba Arena
Shayba Arena
Shayba Arena
Shayba Arena
Shayba ArenaIce Cube Walter Pichler

L’exterior di questi impianti è molto particolare. La forma è arrotondata e, a un primo sguardo, da’ l’illusione che le due strutture si muovano su se stesse. Entrambe le coperture sono state realizzate con materiali sostenibili. I pannelli in alluminio sono intervallati da inserti regolari in vetro, studiati per ottimizzare l’apporto di luce naturale. Alla base di questi impianti, uno studio attento del clima e l’applicazione delle più sosfiticate tecniche di progettazione: era importante che fossero resistenti al vento e alla neve.

Sono state progettate a a secco, senza l’uso del calcestruzzo. “Il vantaggio è la velocità di realizzazione delle strutture in acciaio che, essendo solo fissate con bulloni, possono essere facilmente montate e smontate”, spiega Julia Brunner, sales e marketing manager di Stahlbau Pichler. “E proprio questa è la caratteristica più originale di questi due stadi: entrambi sono completamente smontabili e, quindi, trasferibili in altri luoghi una voltaterminate le Olimpiadi”.

Architetture progettate dopo un’analisi attenta del contesto. Impianti che rendono omaggio anche alla loro funzione: Shayba deve il proprio nome al disco usato nella gare di hockey, mentre il colore grigio della facciata dell’Ice Cube (l’impianto più piccolo di Sochi) ricorda la pietra, il materiale con il quale viene realizzato questo disco che viene fatto scivolare sul ghiaccio.

(G.L.R.)

 


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