Ti interessi di Social Media Marketing Aziendale? In questo articolo Ekaterina Danilova, Marketing Manager di SEMrush, ti mostrerà diverse strategie adottate dalle grandi aziende per aumentare l'engagement dei propri clienti sui canali Social Media e potenziare le vendite. Un post immancabile!
Sei pronto? Si comincia.
Social media Marketing Aziendale: un grande business con "un tocco di umanità".
Il primo guru dei social media Peter Friedman lo è diventato ancor prima di quando i social si chiamavano così (ha lavorato 12 anni per Apple).Nell'odierno contesto della molteplicità degli utenti e dell'accresciuto livello di automazione, una sua affermazione si rivela particolarmente attuale: " Se date un tocco di umanità al vostro social media marketing, otterrete risultati migliori ".
In tutto il mondo circa 2 miliardi di persone usano i social network , e per ogni società è importante trovare il proprio pubblico per avere la possibilità di offrire il prodotto giusto alle persone giuste.
Anche se per gli specialisti del marketing vendere resta sempre l'obiettivo principale e si dice che sono ormai passati i tempi della brand awareness, non bisogna mai dimenticare che le piattaforme sociali sono state create per la comunicazione... Un utente vi arriva non come se si recasse in un negozio, ma a casa di un buon conoscente per discutere di cose a lui note.
Curare i propri social diventa sempre più impegnativo e pertanto oneroso a livello economico.
Pensare di assolvere a questa funzione senza scomodarsi troppo è un approccio del tutto sbagliato: non mettendoci l'anima non è possibile conquistare la fedeltà dei propri clienti.
Occorre dunque trovare il giusto equilibrio tra esigenze commerciali e personali, tuttavia un equilibrio che propenda maggiormente verso il personale: Friedman, ad esempio, consiglia di dedicare l'80% dei post sui social alle cose che riguardano i clienti destinando solo il 20% dei messaggi al brand.
Il dialogo è la chiave del successo del Social Media Marketing Aziendale
" Dimenticate il numero dei vostri follower, è tempo di pensare all'engagement ", scrive Friedman.
Vi ricordiamo che dopo aver lasciato Apple ha fondato la sua società LiveWorld, che è attiva nel settore del "social content marketing" e da quasi 20 anni aiutaglobal brand del calibro di Unilever, Walmart e American Express ad approfondire i loro rapporti con i consumatori.
Il maestro del marketing della comunicazione ci rivela il segreto del successo: costruire dei rapporti con la clientela, mantenendo un dialogo che li coinvolga in una conversazione continua.
E l'interazione dei clienti, in particolare i loro commenti, costituisce una solida base per insight futuri.
In un altro articolo, Friedman mette tuttavia in guardia sul fatto che l'automazione del social media marketing aziendale rischia di uccidere, poiché è proprio con un tocco di umanità che si riesce a costruire la brand loyalty.
Un'impresa di grandi dimensioni, considerata la quantità di consumatori che vanno e vengono, sembra non avere la necessità di preoccuparsi della sua futura clientela. In realtà è esattamente l'opposto: le recensioni dei clienti hanno un prezzo alto e un riscontro negativo può avere conseguenze disastrose.
Tanti consumatori che seguono i social network ogni giorno e comunicano l'uno con l'altro devono essere intrattenuti e trattati bene.
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A te non costa niente, per me è motivo di grande soddisfazione.10 strategie di Social Media Marketing Aziendale usate dalle grosse Aziende
Cosa fanno i big brand per non essere banali, per non sembrare impersonali, per far sentire ai clienti che sono speciali?
1. Condividono i post dei clienti. Può trattarsi dell'acquisto, ma non solo. Una scoperta scintillante, un'emozione, un consiglio utile... In questo modo si dimostra attenzione, interesse nei confronti della loro vita, riconoscenza per la loro scelta.
2. Fanno domande agli utenti. Non deve esserci comunicazione "a senso unico", ma voglia di ascoltare e spazio per condividere esperienze ed emozioni.
3. Sono creativi e originali. Annoiare non fa certo bene. Tieni in considerazione il consiglio di Peter Friedman, che afferma che occorre pensare ai clienti come agli ospiti invitati al proprio party.
4. Danno consigli su come scegliere il prodotto. Sono una fonte infinita di contenuti per i propri social, offrendo in questo modo la possibilità di partecipare al momento della scelta, interagire ed essere d'aiuto.
5. Preparano gli sneak peeks, ovvero l'anteprima visuale dei prodotti, così al momento dell'acquisto il cliente non deve perdere il tempo ed è più deciso nel suo comportamento.
6. Condividono i post dei blogger della loro nicchia, cosi da attrarre maggiormente l'attenzione sia del pubblico, sia del blogger stesso.
7. Fanno vedere il processo del loro lavoro. Essere aperti, trasparenti e amichevoli contribuisce a costruire una reputazione positiva.
8. Divertono il pubblico. Senza il divertimento la vita diventa monotona. Scherzi, citazioni, immagini e video divertenti, internet meme, come anche quiz per i più tenaci.
9. Fanno consulenza, offrendo anche indicazioni e suggerimenti su come usare al meglio i prodotti.
10. Educano. La nostra è una vita dinamica e le persone hanno sempre meno tempo a disposizione, dunque offrir loro gradualmente qualche spunto interessante non può che far bene.
Nessuno ci vieta di usare questi trucchi per trattenere il pubblico sui social network. Ovviamente, occorre sempre considerare l'investimento che siamo disposti ad affrontare per la nostra attività di social media marketing. Ma la loro importanza non deve essere mai sottovalutata, perché l'era dei social network è oramai giunta.
Sempre con i social: comunicazione continua.
Considerando che in tre quarti dei casi gli utenti usano i social dai propri dispositivi mobili, è possibile affermare che il social media marketing fa parte della quotidianità di quasi ogni persona. Sui social gli utenti vanno per comunicare, ricevere consigli, trovare idee o divertirsi.
" Pensate ai consumatori come agli ospiti invitati al vostro party" - dice Friedman. Quando si sentono a loro agio, quando stanno bene - allora sì che penseranno bene di voi.
I brand di successo sanno tutto sui loro clienti: esaminano i profili degli utenti e analizzano i loro interessi e ambiti di vita. I social network sono una delle migliori fonti di dati per gli addetti marketing. E la pubblicità più efficace è quella focalizzata sul target specifico e con uno scopo ben definito.
Tra i social network di oggi emergono i leader indiscussi dell'interazione giornaliera: al primo posto troviamo Facebook, con il 70% degli utenti che lo usano ogni giorno, al secondoInstagram con il 59% ( hai dato un'occhiata a IOF?) e al terzo Twitter con il 38%.
Per il tuo business Facebook è il migliore, ma non l'unico. Ecco perché la maggior parte degli esperti di marketing spende la maggior parte del budget destinato ai social media per posizionarsi su Facebook.Tuttavia, se guardiamo al la statistica dei 100 brand più importanti al mondo (la classifica Interbrand del 2014), vedremo che la maggior parte dei brand usa almeno 5 canali social, se non di più.
Il 100% ha l'account Youtube, il 98% ha Twitter e il 96% delle imprese utilizza Facebook.
Quando un utente inizia a usare Twitter, il sistema gli raccomanda 40 account sulla base dei suoi interessi.
La ricerca di Simply Measured ha dimostrato che di questi 40 account l'utente continua a leggerne non più di 4. Dunque è molto importante risultare nella lista delle pagine di interesse offerte. Ma non basta acquisire un altro membro della community - occorre anche trattenerlo, e questo è il compito principale dei social media marketer.
Nota interessante: la gente si fida delle opinioni degli sconosciuti
Per capire l'importanza del lavoro con il pubblico sui social, occorre considerare le cifre di un sondaggio americano di un paio di anni fa:
Il 90% dei consumatori si fida delle raccomandazioni di amici;
il 70% si fida degli opinioni di altri consumatori; i consumatori parlano di brand specifici in modo casuale circa 90 volte a settimana.
Ciò significa che le persone sono disposte a credere anche agli sconosciuti e se qualcosa è oggetto di raccomandazione durante una conversazione occasionale, ha ottime possibilità di essere acquistato.
I social media presentano un livello di conversione molto più alto rispetto al marketing tradizionale. Ogni interazione con il consumatore porta maggiori chance di guadagnarsi la sua fiducia e l'accoglienza della community, unita al customer service, fa dei social media uno strumento davvero potente.
3 domande da porsi e 3 elementi essenziali per sviluppare una strategia giusta
Oltre alla monetizzazione, un aspetto essenziale sta nel saper trattare bene i clienti e in questo molte imprese dimostrano di saper usare i social alla grande. Ad esempio, la compagnia aerea KLM dopo ogni volo invita i passeggeri a lasciare un feedback sul suo account o a porre domande a cui promette di rispondere addirittura entro un'ora anche durante l'orario notturno.
Per analizzare il comportamento aziendale sui social Mel Carson di " Delightful Communications " consiglia tre domande a cui è opportuno rispondere:
Sei stato agile? Tutto deve avvenire in tempo reale. Servono reazioni veloci.
Sei stato adorabile? Occorre far sentire bene le persone.
Sei stato improvviso? Un elemento di sorpresa non fa mai male.
Allo stesso tempo, per sviluppare una strategia integrata di marketing è essenziale:- capire la mission dell'impresa (occorre un po' di riflessione e possibilmente una corretta attività di brainstorming)
- sapere chi sono i propri competitor (si possono usare strumenti analitici, quali Searchmetrics, Spyfu, SEMrush)
creare esperienze da scoprire, memorizzare e condividere (in tal senso, occorre ascoltare il proprio pubblico, analizzare gli interessi e usare al massimo la creatività)
E per monitorare la propria attività sui social e analizzare l'esito della strategia adottata, vengono in aiuto numerosi strumenti.
- HootSuite: è la scelta irrinunciabile per coloro che vogliono ascoltare la propria audience sui vari social network.
- Kobral: costruisce grafici con cui è possibile analizzare velocemente i propri social.
- RivallQ: è uno strumento potente, in grado di soddisfare le esigenze di un professionista.
- Klout: analizza il proprio livello di influenza sui social e viene installato anche come estensione del browser.
- Bit.ly: è un utilissimo e semplice strumento per chi si occupa della gestione dei social network, permette di analizzare il traffico in arrivo al proprio proveniente dai social.
- SEMrush Social Media Tool: consente di confrontare il numero di follower, l'engagement e l'engagement rate sui principali canali social rispetto ai competitor.
- Social Mention: consente di monitorare una o più parole menzionate sui social in tempo reale.
- Buffer: analizza la condivisione dei contenuti nei principali social network, può essere una scelta ragionevole per le piccole imprese.
Come è già stato detto, l'unico modo per sviluppare un'attività di social media marketing di successo è cercare di coinvolgere al massimo il pubblico. Imparare dalle grandi imprese, che spesso hanno più creatività ed esperienza da poter sfruttare, può rivelarsi particolarmente utile.
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