Social Media: quanto tempo serve al giorno? [INFOGRAFICA]

Da Pattici @EdeaImage
Quando si parla di strategie social è lecito che vengano in mente delle strane figure che spendono il loro tempo sui principali social network come Facebook, Twitter, Google+, LinkedIn, Pinterest, etc.
Certo è che se diciamo social network immediatamente ci viene in mente la parola "cazzeggio". Sì, perchè nell'opinione generale passare il tempo sui social equivale a perdere tempo. In realtà negli ultimi anni c'è chi ne ha fatto un lavoro, i community manager o i social media specialist si occupano infatti di aiutare le attività commerciali a promuoversi attraverso questi canali. 
Spesso, nel nostro caso, sono gli stessi clienti che si occupano delle loro comunicazioni online, dopo una dovuta formazione in merito. E' proprio in quella fase che spesso ci chiedono: quanto tempo devo investire sui social network tutti i giorni?
Ecco alcuni suggerimenti su come spendere un'ora del proprio tempo per rendere più efficaci e produttive le vostre azioni online. Fonte: Dendritepark.com
Social Media: quanto tempo serve al giorno? [INFOGRAFICA]
Ed ecco nel dettaglio gli ingredienti per placare la nostra sete di Social Media
  • Content curation: ovvero trovare o creare contenuti sempre originali, se è possibile, ed accattivanti in modo da suscitare la curiosità e l'interesse degli utenti.
  • Blog: scrivere è un lavoro che richiedete tempo ed energie, ma è la via più efficace per creare contenuti nuovi da condividere.
  • Facebook: è una calamita per molti, ma non bisogna esagerare. L'ideale è aggiornare il proprio status un paio di volte al giorno e commentare i post più seguiti dagli influencer del settore che ci interessa.
  • Twitter: invece di perdere tempo a seguire mille persone, seguitene pochi ma buoni. Ossia coloro che davvero scrivono cose originali ed interessanti. Condividete su Twitter contenuti corredati di hashtag per potenziare la diffusione dei vostri messaggi.
  • LinkedIn: il social network professionale che ti connette con persone, aziende o community in cui parlare di argomenti di interesse comune. Sfruttate questo canale per dare il tuo punto di vista su un topic, in modo da fare anche Personal Branding e farvi conoscere a livello professionale.
  • Google+: il social del motore di ricerca leader nella rete. Attraverso le community e le cerchie il potere di arrivare agli utenti sparsi sul web diventa esponenziale. Anche qui oltre a postare, il consiglio è interagire e commentare gli altri in modo da creare interazione e non solo comunicazioni a senso unico.
  • Social bookmarking: sfruttare tutti gli aggregatori di notizie o le piattaforme in cui condividere i nostri contenuti (StumbleUpone, OkNotizie, etc.).
  • Analytics: è sempre interessante capire da dove arriva il traffico sui nostri social network, quali sono i contenuti che hanno funzionato maggiormente, quali quelli che hanno avuto più condivisioni e diffusione sulla rete...un occhio alle statistiche può indicarci molto su come direzionare la nostra comunicazione e renderla adatta al nostro target.

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