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Social network, chat, web 2.0, amicizie virtuali, avatar. Una bibliografia

Creato il 08 marzo 2011 da Atlantidelibri

Consapevoli che il mondo cambia
Social network, chat, web 2.0, amicizie virtuali, avatar

Percorsi di lettura tra storie e suggerimenti 2011

A cura di Dorotea La Faci

Da alcuni anni la Zona bibliotecaria del Circondario Imolese sviluppa con le classi un tema comune che viene scelto cogliendo le spinte culturali, storiche e sociali che si respirano in quel momento.
I ragazzi, oggi, affrontano le tecnologie con grandissima abilità ma spesso non si fermano a pensare che le loro azioni on-line possono avere una ripercussione anche a distanza di anni. E’ da questo pensiero che i bibliotecari dei vari comuni dell’Imolese sono partiti per dare voce ad una serie di letture che hanno per tema internet, i social network, le chat, le realtà virtuali e che dovrebbero coinvolgere ragazzi ed adulti (genitori, formatori, noi bibliotecari stessi) nella ricerca del corretto uso di questi “strumenti”, troppo spesso utilizzati senza conoscerne le potenzialità.
Ogni tanto affianchiamo consapevolmente bambini e ragazzi nella navigazione: da parte nostra eviterà affrettati giudizi negativi e ai ragazzi eviterà comportamenti inopportuni.

Grazie a Libreria Atlantide per i preziosi suggerimenti e ad Alfonso Cuccurullo per il lavoro che intraprenderà con le classi della Zona bibliotecaria del Circondario Imolese.

I bibliotecari
Zona bibliotecaria e archivistica
del Circondario Imolese

E-mail, J. Pope. Mondadori 1998
In tutte le classi c’è qualche “ragazza terribile”, e Zoe, quindici anni, è senz’altro una di loro. Sally, una giovane insegnante, riesce a stabilire con lei un rapporto di confidenza che passa attraverso un fitto scambio di e-mail. Così il computer diventa uno strumento per raccontare e analizzare i piccoli e grandi problemi quotidiani. E sarà leggendo questo diario “telematico”, ironico e tuttavia pieno di rabbia e sofferenza, che Sally si avvicinerà sempre di più al terribile segreto di una ragazzina. Da undici anni

Cresci papà, D. Narinder. Sinnos, 2007
Ti è mai capitato di non andare d’accordo con tuo padre? Di pensare che proprio non ti capisce? Anche Robbie la pensava così. Finché un giorno, grazie a un po’ di magia e a Internet, le cose cambiano per sempre.

Libro di facile lettura, inserito nella collana Leggimi indicata anche per chi ha problemi di lettura

Il vangelo secondo Larry, J. Tashjian. Fabbri 2003
Josh, per dare corpo alle proprie convinzioni, ma anche per corteggiare Beth, crea un sito Internet da cui, con lo pseudonimo di Larry, mette in rete “sermoni” su vari temi d’attualità. Inaspettatamente Larry si ritrova un ampio seguito di fan: sono sempre più numerosi, credono in lui, fondano un fan club e il sito diventa un caso nazionale.

In “www.bibliotecasalaborsa.it/ragazzi/xanadu” cliccando su libri2010 si possono trovare moltissimi commenti a questo libro

Quando mi troverai, R. Steed. Feltrinelli 2010
Credete nella possibilità e alla capacità di viaggiare nel tempo? Di poter vivere certe cose anni prima che succedano? Perché è di questo che si interroga Miranda, dodici anni, newyorkese. Il viaggio nel tempo è anche il tema preferito del libro che Miranda legge e rilegge (Nelle pieghe del tempo, di Madeleine L’Engle, da cui è stato tratto il film Viaggio nel mondo che non c’è) ed è la passione di Marcus, un ragazzo che frequenta il suo stesso anno a scuola. Poi Miranda comincia a ricevere dei misteriosi bigliettini che parlano di avvenimenti che si verificano solo nelle settimane successive e che le chiedono di scrivere una storia.

Ti voglio vivere, R. Rasulo. Mondadori 2010
Diciassette anni, qualche incertezza, una migliore amica. Mel sembrerebbe una ragazza qualunque, ma dietro di lei si nasconde Queen Bee, lo pseudonimo con cui firma il blog che raccoglie tutte le sue disavventure sentimentali. Solo la fedele Simona conosce il suo segreto; ma quando il ragazzo di lei comincia a corteggiare Queen Bee, la doppia identità entra in crisi e l’amicizia anche…

Su Myspace sembravi più carino, EmoTrilly. Mondadori 2010
Quando si è loggata la prima volta si sentiva felice, e scegliere il nick
“spikkiodisole” le sembrava un bel modo di comunicarlo al mondo. Finalmente
si era trasferita da quel paesino imbucato e MySpace l’avrebbe sicuramente aiutata a fare amicizia in questa nuova città. Sarà proprio la comunità
di amici di MySpace ad aiutarla quando il suo sogno nato per caso potrà diventare magica realtà.

Diciannovenne di Milano che si firma con il nickname di emoTrilly. Il suo è uno dei libri più in voga tra gli adolescenti, che si rispecchiano nel suo blog-book. Un diario in cui trovano spazio amori, amicizie, la vita tra i banchi di scuola ma anche il mondo dei social network e la generazione emo…

gli altri testi che fanno parte della bibliografia potete trovarli qui:

http://www.box.net/shared/lr9ryx5rgr

questi sono alcuni saggi che indagano il tema:

La libertà ritrovata. Come (continuare a) pensare nell’era digitale ,Schirrmacher Frank, Codice
La presenza pervasiva di Internet e la sua crescita esponenziale degli ultimi anni hanno fatto sì che oggi chiunque abbia accesso a un flusso di informazioni ininterrotto e in continuo aggiornamento. Accanto agli indubbi vantaggi di questa rivoluzione culturale – collaborazione delle comunità online, democraticità della produzione, condivisione di contenuti – convive però un “lato oscuro”: la corsa frenetica per fare propria e immagazzinare questa mole enorme di dati sta modificando (e non in meglio) il nostro approccio cognitivo, addirittura la nostra modalità di lettura, che cerca inutilmente di adeguarsi alle capacità e ai ritmi inumani dei motori di ricerca. Il rischio, sostiene Schirrmacher, è quello di disimparare a pensare, a interpretare criticamente: invece di dominare le informazioni, ne siamo travolti e ne diventiamo schiavi. L’uomo deve difendere i tratti peculiari della sua natura, che lo rendono unico e libero: emozione, fantasia, creatività, capacità di ragionamento, concentrazione, talento. Solo riscoprendo l’elemento incalcolabile della mente umana avremo la chance di governare, e non di subire, la simbiosi con l’ambiente tecnologico in cui viviamo. Prima che Google ci dica quale concerto andare a vedere, o quale donna sposare.

Digital Prof, Marco Guastavigna – Marina Boscaino, Sei Editore
Una professoressa di latino di un “classico liceo classico”,dallo sguardo ancora ingenuamente speranzoso,,eun esperto di tecnologie della didattica, scafato e disincantato, attraversano con il lettore un anno scolastico: e la scuola che percorriamo passo passo ’e impariamo a conoscere nella sua quotidianità, nei suoi’,’appuntamenti più classici, dalle lezioni agli scrutini agli’,’esami, è quella coinvolta dalla “rivoluzione” delle “nuove”‘,tecnologie, dove tutto funziona un po’ così così, dove’,’l’innovazione fa spesso a pugni con i tempi elefantiaci del gran corpaccione scolastico, dove si rincorrono parole’,’d’ordine dietro le quali c’è spesso poco o nulla, se non’,’l’attesa mai realizzata del cambiamento.’,’Quali scenari si trova ogni giorno davanti un insegnante’,’nelle fatiscenti aule del terzo millennio? C’è posto per il digital prof?’,’Episodi, situazioni, occasioni di una vita scolastica smagata’,’ma appassionata, digitale ma non troppo; tra leggerezza’,’e ironia, il quadro semiserio di un rinnovamento mai’,’realmente conquistato, la cronaca di una scuola’,’che (non) c’è.

A scuola con i media digitali, Vita e pensiero
I media digitali stanno trasformando le pratiche di consumo dei giovani. Mobilità, socialità, marcata autorialità, ne fanno un crocevia per le logiche di costruzione della cultura, l’educazione, la cittadinanza. La scuola e, in generale, le agenzie educative non possono non raccogliere la sfida che proviene da questi dispositivi, veri e propri ambienti per gli individui e i contesti in cui essi operano e interagiscono. Il volume raccoglie in questo senso i risultati di una riflessione condotta negli ultimi anni dal CREMIT (Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media, all’Informazione e alla Tecnologia) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore sia sul versante della concettualizzazione teorica sia della sperimentazione educativa. Il CD-Rom allegato, oltre ai materiali della ricerca, contiene un numero cospicuo di schede didattiche espressamente rivolte a insegnanti, animatori socio-culturali, educatori.

Nativi digitali, Paolo Ferri, Bruno Mondadori
Media digitali e comunicazione interattiva sono i fenomeni più eclatanti del mutamento sociale e dell’industria culturale all’inizio del nuovo millennio. Oggi gli iPad, gli eBook, così come gli smartphone, e i Tablet Pc, sempre connessi a Internet, assediano ogni giorno più da presso il regno della carta stampata gutenberghiana. Ma la nuova cultura digitale, cioè l’affermarsi di uno stile comunicativo orientato all’interazione, alla produzione di contenuti e alla condivisione, è stata accompagnata, durante gli ultimi ventanni, dall’affacciarsi sulla scena di una nuova forma evolutiva dell’Homo sapiens: il “nativo digitale”. Chi sono i nativi digitali? Come comunicano? Come si relazionano al sapere? Nati e cresciuti all’ombra degli schermi interattivi, i Nativi sono simbionti strutturali della tecnologia, e le protesi tecnologiche che utilizzano dall’infanzia sono parte integrante della loro identità individuale e sociale. Fin da piccoli videogiocano, hanno un blog, e comunicano sui social network come Facebook o My Space. E con questa specie in via di apparizione che dovremo confrontarci noi immigranti digitali. Non sono nuovi barbari… Sono i nostri figli e sono, semplicemente, diversi.

Internet ci rende stupidi?, Nicholas Carr, Cortina
Mentre usiamo a piene mani i vantaggi della Rete, stiamo forse sacrificando la nostra capacità di pensare in modo approfondito? Il lettore troverà qui una delle più avvincenti spiegazioni delle conseguenze intellettuali di Internet che siano mai state pubblicate.
Il nostro cervello cambia in risposta alle nostre esperienze: mentre un libro incoraggia il pensiero profondo e creativo, Internet favorisce l’assaggio rapido e distratto di piccoli frammenti di informazione tratti dalle fonti più disparate. La Rete ci sta riprogrammando a sua immagine e somiglianza?
Nicholas Carr scrive per il New York Times, New Republic, Wired e altre riviste. In italiano ha pubblicato Il lato oscuro della rete (Electa, 2008).

La sicurezza in internet, Azzurro Press
A cosa serve Internet? Quali opportunità offre a bambini e adolescenti? Sono questi i primi interrogativi che genitori, insegnanti ed educatori si pongono cercando risposte concrete. Che cosa possiamo fare per colmare il gap generazionale tra giovani e adulti, per abbattere il muro che le tecnologie digitali stanno ulteriormente rafforzando? Prima di tutto conoscere il mezzo, informarsi per capire. Poi, educare alla Rete i bambini fin da subito, stare insieme a loro di fronte al computer per condividere esperienze ed emozioni; in questo modo, quando più grandi si troveranno soli a navigare, sapranno riconoscere i potenziali pericoli di Internet.

I social network, Azzurro Press
“Se non sei connesso non esisti”. I social network si stanno ritagliando uno spazio sempre più importante nella vita dei più giovani. Una trasformazione che coinvolge sempre più bambini e adolescenti, una nuova dimensione sociale in costante crescita, un luogo “vero” che apre a nuove forme di aggregazione e di amicizia: da soli nella loro camera possono comunicare con tantissime persone in tutto il mondo. Di fronte a questa “rivoluzione culturale” aumentano le preoccupazioni e le ansie degli adulti che spesso, senza capirne i motivi, condannano o ne impediscono l’uso, aumentando il rischio che i ragazzi ne facciano un utilizzo sbagliato e non consapevole dei pericoli. Questa guida rappresenta un aiuto prezioso: risponde alle domande più frequenti e spiega in modo puntuale i meccanismi e i rischi dei social netwok più frequentati, perché gli adulti possano proteggere i ragazzi accompagnandoli, così come insegnano loro ad attraversare la strada, per condividere le tante opportunità che queste comunità offrono.

Seymour Papert, Connected Family, Mimesis
“Connected family” di Seymour Papert affronta la tematica, estremamente attuale, di come gestire in famiglia e a scuola il problema del primo contatto dei bambini con i computer e gli strumenti della comunicazione digitale. La tesi centrale del saggio è molto originale e in controtendenza: per Papert, infatti, sono proprio i bambini, con il loro innamoramento spontaneo per la tecnologia, che possono aiutare genitori e insegnanti ad aumentare le loro competenze tecnologiche. Gli adulti devono farsi guidare dai bambini, piuttosto che imporre la loro logica e il loro modo di considerare le nuove tecnologie. Nello stesso tempo, però, è fondamentale che essi riflettano attentamente sul “mega-cambiamento” che la rapidissima diffusione dei nuovi media introduce nel modo di rapportarsi con il mondo dei loro figli e studenti. Solo in questo modo sarà possibile mantenere e rinsaldare il patto educativo e formativo tra le generazioni, che proprio queste grosse trasformazioni rischiano di minare, e sfruttare a pieno il potenziale di innovazione e creatività che le tecnologie implicitamente veicolano, stabilendo con i “digital kids” un terreno comune di dialogo.
Per i ragazzi, una “Guida all’uso consapevole dei Social Network”:
http://www.portaleragazzi.it/content/view/636/459/

Secondo uno studio, il 50% degli adolescenti inserisce dati personali sul web senza rendersi conto delle conseguenze.
La Commissione Europea ha lanciato una campagna dal titolo  “Posta con la Testa” per conoscere meglio i termini della questione
Maggiori info su:
http://ec.europa.eu/news/science/100209_1_it.htm



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