Gli psicologi chiamano questo fenomeno: "effetto di disinibizione online".
Ad esempio, nei guppi di supporto in rete troviamo discussioni che difficilmente sarebbero affrontate faccia a faccia; oppure provate a pensare ai blog: quante volte vi siete imbattuti in blogger che letteralmente "vomitano" commenti e invettive su questioni politiche, religiose o personali?! O ancora, nei social network (come il tanto amato Facebook) si trovano numeri di telefono, amicizie e foto (molte delle quali ritraggono momenti "intimi": foto di famiglia, di amici o di se stessi in condizioni pietose, dall'ebrezza a atti vandalici e chi più ne ha più ne metta) di persone che se conosciute face to face sarebbero riluttanti persino a dirti il loro nome e cognome.
Quindi, nel bene o nel male, LE PERSONE ONLINE AGISCONO PIU' LIBERAMENTE!
Visto che, in tutto il mondo, ci sono circa 700 milioni di persone iscritte a social network come Facebook o Myspace, cosa significa questo per la nostra PRIVACY, SICUREZZA e IMMAGINE?
QUELLO CHE LE PERSONE DIVULGANO IN FACEBOOK
Per cercare le risposte a queste domande Nosko et a. (2010) hanno esaminato quanto rivelano gli iscritti a Facebook e quali sono gli utenti che rivelano di più.
I ricercatori hanno selezionato, in modo casuale, un campione di 400 utenti iscritti a Facebbok e hanno analizzato quali sono le informazioni divulgate. Di seguito trovate le percentuali dei risultati:
- Nome reale: 99%
- Stato (frase del profilo): 98%
- Foto del profilo: 92%
- Visibilità amici (ossia visitatori che possono vedere gli amici di qualcuno) : 88%
- Data di nascita: 88%
- Bacheca: 83%
- Album fotografici: 70%
- Situazione personale: 63%
- Orientamento sessuale: 55%
- Film preferiti: 50%
... e nella seconda metà della classifica..
- Indirizzo email: 43%
- Libri preferiti: 41%
- Lavoro: 33%
- "Su di me": 31%
- Laurea: 9%
- Numero di telefono cellulare: 5%
- Nome precedente (nubile/celibe): 5%
- Indirizzo: 4%
- Numero telefono fisso: 2%
... senza considerare le milioni di applicazioni che forniscono informazioni, più o meno direttamente, su di te!
CHI COMUNICA DI PIU'?
Analizzando i dati demogafici, i ricercatori, hanno individuato che chi si indica come "single" (nel profilo di Facebook) divulga molte più informazioni sensibili rispetto a chi ha indicato un qualsiasi "rapporto" o non ha specificato nulla.
Questo è in accordo con le analisi precedenti, in cui è stato dimostrato che nei "rapporti" online si comunica di più e più rapidamente rispetto a quelli faccia a faccia.
Inoltre, come immaginabile, i giovani tendono a comunicare molto di più circa loro stessi rispetto agli "anziani" che sono invece più cauti.
Infine, un pò a sorpresa, gli uomini e le donne non differiscono nella quantità di informazioni divulgate online; anche se gli uomini hanno una maggiore tendenza a non "parlare" della loro vita privata.
LA PRIVACY
la ricerca ha evidenziato bene il fenomeno della disinibizione online, dimostrando anche come i giovani, e coloro che cercano "relazioni" online, siano più portati alla divulgazione/condivisione delle loro informazioni personali.
Questi dati sono spesso mal compresi, mi spiego meglio: si sentono continuamente discussioni circa la pericolosità di condividere informazioni personali e la paura per eventuali trasgressioni alla prorpia vita privata, ma (e questo è un GROSSO MA) viene troppo spesso dimenticato che L'AUTORIVELAZIONE E' IL PRIMO PASSO VERSO L'INTIMITA', qualcosa di cui tutti noi abbiamo bisogno... e che condividendo eccessivamente informazioni personali rischiamo di perdere!
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Bibliografia
- Fonte: PsyBlog
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