Un esempio di successo viene dalla Cina, dove il social network locale QZone conta ben 50 milioni di utenti. Questo numero potrebbe essere dovuto al fatto che Facebook è stato bloccato dal governo cinese. Ma gli esperti internazionali hanno altre spiegazioni. “Il successo globale di Facebook e Twitter è ampiamente dovuto al predominio della lingua inglese e forse della cultura americana, ma a livello locale conta ancora la differenza culturale”, sostengono dall'Internet Institute presso la University of Oxford.
I consumatori dei Paesi in via di sviluppo danno spesso la priorità alle iniziative e ai successi locali. Sempre in Cina, per esempio, il servizio di messaggistica istantanea QQ ha circa 570 milioni di utenti attivi, superando Skype, AIM, ICQ, MSN e Yahoo messi insieme.QQ e QZone non appartengono a un gigante americano o al governo cinese, ma sono il risultato di un progetto lanciato 10 anni fa a Shenzen, prima città cinese a essere selezionata dal governo, nel 1980, per l'avviamento di un esperimento 'capitalista'. Il successo socio-economico di Shenzen le ha permesso di svolgere un ruolo pilota nell'apertura dell'economia cinese all'estero e di diventare un modello di business development nel resto della Cina.
Un altro esempio è Ibibo, una piattaforma di social gaming creata nel 2007 in India. “Perchè giocare da solo? Gioca i social games con i tuoi amici!” recita lo slogan. Ibibo ha quasi 4 milioni di utenti indiani ed è il più grande social network locale. L'amministratore delegato ha dichiarato di non essere interessato all'espansione all'estero, l'unico target che prende in considerazione è il mercato indiano.
I giochi di Ibibo sono stati pensati per favorire l'interazione fra gli indiani attraverso una serie di elementi che solo i nativi possono apprezzare e capire. "The Great Indian Parking Wars" (Le grandi guerre indiane dei parcheggi), ad esempio, è un gioco che sfida gli utenti a collezionare punti trovando parcheggi in modo legale o illegale nelle caotiche strade locali e cercando di scansare le pigre ma sacre mucche senza ferirle! Un altro gioco è “Mumbai Underworld”, simile a Mafia Wars di Facebook ma ambientato in territorio indiano.
L'amministratore delegato Ashish Kashyap spiega il successo di Ibibo in India facendo un parallelo tra il suo social network e l'enorme domanda per i film locali: “La gente preferisce i film di Bollywood a quelli di Hollywood perché possono relazionarsi e identificarsi con le rappresentazioni della realtà in cui vivono”. Lo stesso succede nelle Reti sociali, nonostante il prepotente 'effetto network' generato da Facebook e Twitter a livello globale. Nella misura in cui contano le differenze culturali, contano anche le piattaforme virtuali di origine locale.
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