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Social shopping o frode sociale?

Creato il 27 febbraio 2011 da Mistercredit

Social shopping o frode sociale? 

Comprare online o non comprare online? Chiunque vende prodotti o servizi su piattaforme web deve affrontare le titubanze dei consumatori che, sebbene di fronte a offerte irrinunciabili, temono i rischi di un acquisto online.

Confrontiamo i vantaggi e i difetti degli acquisti fatti da casa.

Rispondendo ad una discussione su LinkedIn, Stefania, Addetta comunicazione canale web, mostra di avere le idee piuttosto chiare in merito:

“Comprare online decisamente! Lo so, sono di parte per via del mio lavoro, ma cercherò di dare comunque delle motivazioni oggettive.  Prima di tutto la comodità dell’acquisto comodamente dalla location che si preferisce; poi la possibilità di raggiungere prodotti disponibili solo lontano dalla propria sede ergo una grande disponibilità di assortimento che un solo punto vendita per volta non potrebbe offrire.
Misuriamoci, però, anche con la realtà: tanti utenti web manifestano reticenze nel fare acquisti online e quindi nell’accettare forme di pagamento elettroniche. Ecco perchè è fondamentale dar loro fiducia e rendere sicuri tutti i passaggi che caratterizzano il loro acquisti (dati personali, numero carta di credito etc.)” – #SOCIALSHOPPING

Cos’è che invece ci blocca nell’acquisto online? Il rischio di subire un furto di dati finanziari e di mettere a repentaglio la nostra reputazione creditizia. Di fronte a un rischio così impegnativo, la maggior parte delle persone (in Italia questo è ancora più vero che nella media dei paesi europei) sceglie di evitare di inserire i numeri di carta di credito e i propri dati personali in un sito. Probabilmente questa fase pian piano finirà e ad un certo punto ognuno di noi sarà abituato a fare shopping online, sebbene con qualche accorgimento.

Come nella vita reale i rischi esistono e vivere il social web non è da meno. L’esperienza ci insegna che possiamo riconoscere alcuni sistemi di sicurezza e adottare delle strategie di difesa personale . Come di fronte a ogni nuova innovazione c’è chi accoglie il cambiamento con entusiasmo e ne discute rischi e prospettive e chi ci vede il demonio. Noi dovremmo appartenere al primo gruppo per cui la questione la vediamo come segue: da sempre certe persone hanno subito furti nella propria casa, perfino dalle proprie tasche. Questo non ha impedito a nessuno di accumulare dei beni, perciò sono nati i sistemi di sicurezza, banalmente la serratura alle porte. Questo ragionamento non ci impedisce di pensare che anche sul web sempre più persone troveranno normale fare social shopping e dotarsi di sistemi di protezione. Abbiamo antivirus e firewall nei nostri pc; alcuni di questi sistemi si stanno evolvendo con caratteristiche finalizzate anche alla protezione dei furti di dati personali. Noi continuiamo però a sostenere che affianco alle macchine è necessario mettere delle persone, professionisti che offrono un’assistenza attenta e qualificata, consigliando le azioni da intraprendere per evitare perdite di tempo e denaro ad ogni segnale di un possibile furto di identità. Ecco perché i servizi Identikit e Sicurnet non prescindono dall’elemento umano.

Photo: Cristiano Betta



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