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Società in house fallite, è festa tra i dipendenti

Creato il 06 gennaio 2016 da Lavoratore Del Pubblico Impiego Blog @illavoratore

Società in house fallite, è festa tra i dipendentiPossono tirare un sospiro di sollievo i dipendenti delle Società "in house", vale a significare i lavoratori dipendenti di società costituite da Comuni e Regioni per esternalizzare i propri servizi: in caso di fallimenti NON rischiano il posto di lavoro perché saranno assunti alle dirette dipendenze degli Enti proprietari delle stesse società, lo si legge nelle bozze di Decreto che il prossimo Consiglio dei Ministri approverà in tema di riordino delle società Partecipate dalla PA. Per i dipendenti di tutte le altre tipologie di società che vedono la partecipazione nel capitale della Pubblica Amministrazione, è stato messo in cantiere una procedura di tutela in caso di fallimenti, sul modello di quella già sperimentata per le Provincie: mobilità obbligatoria presso altre società Partecipate dalla PA e divieto di programmare assunzioni prima dell'esaurimento delle liste di lavoratori in mobilità da società chiuse per fallimenti. Il solo ad opporsi alla previsione concordata per i ricollocamenti dei dipendenti di società Partecipate dallo Stato e dagli Enti Locali, è il sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti di Scelta Civica contrario per ispirazione liberale. Ha chiesto a Renzi di osservare una disciplina privatistica da applicare al capitalismo municipale. Insomma, Zanetti del lavoro pubblico non riesce a farsene una ragione...(fonte).


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