Magazine Cinema

Society (the horror)

Da Lupokatttivo

Lovecraft love-boat

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Sono talmente pieno di amore per questo film, e per il suo regista che non so da che parte cominciare. E probabilmente non comincero’ proprio.
Mi limitero’ a dire che se amate l’horror anni ottanta, se amate Cronemberg e le sue body-modifications, se avete visto ed adorato “Slither” non potete assolutamente perdervi “Society” di Brian Yuzna.
Se invece non ve ne frega niente di Cronemberg e “Slither” non sapete che medicinale sia, allora non dovreste comunque perdervi Society di Brian Yuzna.
Perche’ in questo secondo caso, poi, probabilmente, vorrete sapere tutto di Cronemberg e di “Slither”.
Guadagnandone in salute e moralita’.

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Il problema di fondo di questa rece e’ che di “Society” e della sua trama non voglio parlare. Perche’ questo tipo di film va assolutamente goduto senza spoiler di sorta.

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Diciamo solo che l’ultima mezz ora e’ la cosa piu’ felicemente distrubante che vi capitera’ di vedere in un film, diciamo anche che, per quanto mi riguarda, questa e’ una delle migliori horror-comedy degli ultimi vent’anni.
E probabilmente restera’ tale per i prossimi venti.

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Diciamo pure, ma solo per due righe, che c’e una feroce critica alla societa’ “che conta”, quella del vizio sfrenato e del benessere ostentato. Quella oligarchica di Hollywood, quella piaciona di Beverly hills. Ma diciamo anche che la societa’ “che conta” questa critica non la cogliera’.
Accomodatevi.



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