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Sociologia : osservare ciò che è comune in maniera differente

Creato il 03 aprile 2013 da Cibal @CiroBalzano26

Sociologia : osservare ciò che è comune in maniera differente


La sociologia è condannata all’inferiorità e ad aggirarsi in una sorta di “demi-monde” scientifico.
Benedetto Croce

Accade sovente di mescolare nel tritacarne colloquiale quotidiano pensieri,accadimenti,idee legati a luoghi comuni, che di fatto consegnano una visione del mondo e di ogni cosa che lo compone completamente distorta. Proprio da questo presupposto nasce questo articolo, con l’intento di dare un senso logico a ciò che pensiamo e diciamo, riguardo al mondo, e ad ogni suo carattere fondante.
Il mio intento è ordinare ciò che è, di norma oggi, sparpagliato nel senso comune di ogni individuo, tranne per coloro i quali scavano oltre la superficie che copre ogni porzione del reale.
Ciò che spesso crea confusione nella società moderna è il ruolo nella società di un esperto appunto, che sappia leggere ogni meccanismo insito nelle strette maglie che compongono ogni aspetto del nostro mondo. La sociologia , dovrebbe essere utilizzata come una guida nell’intricato cosmo caratterizzato da un’insieme di fattori che fungono da induttori per quanto riguarda ogni situazione sociale.
Ogni fenomeno “sociale” dovrebbe essere affrontato con le giuste conoscenze, con i giusti approcci, propri del Sociologo e gli strumenti, spesso e volentieri sono nei suoi stessi occhi. L’osservazione infatti è probabilmente lo strumento migliore di cui può disporre un Sociologo; però questo comporta una conclusione, molto spesso, che porta a ragionamenti spuri, nel senso che non è detto che ognuno che osservi sia capace di tradurre ciò che vede e quindi uno dei luoghi comuni incollato carnalmente alla figura del Sociologo è quello di risultare una figura di cui si può fare a meno, perchè tutti sono bravi a fare ciò che fa lui, tutti sono bravi a raggiungere le conclusioni che spesso propugna e solitamente viene derubricato a semplice Tuttologo. Ma prima di spiegare cosa distingue un Sociologo da un Tuttologo mi soffermerò brevemente sulla storia della Sociologia.
La Sociologia, come terminologia, nasce con Auguste Comte, ma in termini disciplinari la sua origine è davvero molto antica. Etimologicamente potrebbe essere definita semplicisticamente come “la scienza che studia la società” ma una definizione più accurata e profonda la descrive come ” la scienza che studia i fenomeni sociali ,ed i fattori che influiscono su di essi, anche in relazione agli individui ed ai suoi comportamenti“, quindi non una semplice disciplina che studia la società ma uno studio, un’analisi profonda dei meccanismi sociali in stretta relazione con gli esseri umani ed i processi relazionali che s’instaurano proprio tra gli individui, veri protagonisti della società. Si perchè senza individui non esisterebbe nemmeno la società così come noi la conosciamo.
Precursori del pensiero sociologico sicuramente sono Karl Marx,Max Weber,Emile Durkheim e potrei continuare fino all’infinito, proprio per sottolineare che si sono interessati a questa disciplina non semplici studiosi, ma personaggi influenti che hanno contribuito proficuamente ad approfondire ogni tematica “sociale”.
Nonostante sia una disciplina scarsamente riconosciuta in termini accademici ( in Italia è stata istituito l’insegnamento accademico a partire dal 1962, n.d.a) possiamo dire che al suo interno vengono ricomprese numerose discipline e spesso viene erroneamente confusa con la Filosofia, ma mentre questa muove da premesse legate all’esistenza umana, la Sociologia muove da premesse più scientifiche legate all’azione umana.
Ora distinguiamo cosa sia un Tuttologo e cos’è in termini spiccioli un Sociologo.
Il Tuttologo spesso si contraddistingue per offrire conoscenze piuttosto sommarie e scarse riguardo ad una vasta porzione disciplinare, molto spesso dispensa consigli e soluzioni di dubbia entità ed a volte non dispone nemmeno di un titolo di studio per attestare le sue conoscenze. Il Sociologo invece parte da una base notoriamente umanistica; è degno conoscitore dei meccanismi sociali che si celano al di là delle semplici apparenze, ha una profonda conoscenza dei processi che portano gli esseri umani ad apprendere,a relazionarsi,ad agire,a costituirsi in organizzazioni \ associazioni; è capace di confrontare due o più strutture societarie moderne e non, ha abbastanza conoscenze economiche, politiche, storiche, organizzative, antropologiche,statistiche,sanitarie, e quindi questo comporta una capacità di calarsi in ogni realtà distinta, di analizzare ogni contesto a primo impatto simile.
Questa mia analisi non ha la presunzione di giungere alla conclusione di trovarci dinanzi alla verità assoluta ammantata dalla Sociologia, mentre tutte le altre discipline, tutti gli altri studi assumono un rilievo minore, di minor grado, ma il mio intento è quello di intendere la Sociologia, come dovrebbe essere appunto intesa, cioè una Scienza prima di tutto,  uno strumento attraverso il quale comprendere meglio la Società, e la sua unità fondamentale, l’individuo.

Cibal



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