Berlusconi ha lanciato la moda del perseguitato dalla giustizia, ora tutti i "caproni" si sentono in diritto di sentirsi perseguitati. Sì, caproni; o meglio "agnelli" e non sacrificali: agnelli timorosi, lagnosi, incompetenti che per il solo vestire la maglia dell'onorevole si sentono onorati. Ma non è la carica che fa di un individuo un onorevole, bensì il suo coraggio e la sua forza, il suo essere uomo di fronte alla legge e agli altri uomini. Questo è un uomo onorevole: un uomo che non si tira indietro. Romano e gli altri si sottraggono, come quei bulletti delle elementari che dopo una marachella accusavano un compagno troppo taciturno e debole per potersi opporre. Romano e compagni, i bulletti dello Stato si proteggono tra di loro, come il più disonorevole dei branchi: e stuprano un intero paese non più vergine, ma massacrato ormai da anni da stupratori in auto blu, da padroni pieni di sé e senza fini da raggiungere se non il proprio riconoscimento. Romano e compagni, conigli alla corte di se stessi che si dichiarano innocenti e non sono altro che COLPEVOLI. Perché è chiara una sola cosa in tutta questa storia, una cosa che è forse ricavabile più dall'esperienza di vita che dagli atti giudiziari: il colpevole tende sempre a fuggire e nascondersi. Ed oggi Romano si è nascosto; e Berlusconi da tempo si nasconde; e Lavitola si nasconde; e Battisti si nasconde; e altri ancora si nascondono dietro al proprio branco di Bulli. Perché il branco da forza, la forza che non si ha. Un semplice atto e sono tutti colpevoli. Molti gridano giustizia, ma non serve: si sono già condannati come uomini anche se non lo saranno come cittadini. A me basta questo, non serve altro, né sentenze, né riti ufficiali. Questo. Uomini: VOI?
(E Silvio minaccia: vado in TV ed esplodo. Non lo sa, è già esploso, da tempo: vergogna per il paese e per se stesso. Speriamo abbia almeno la decenza di andare su La7, perché per molti Mediaset non esiste più.)
Nel Critone si possono rinvenire le tracce di quell'uomo
che loro non saranno mai: