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Soggetti Smarriti: Cinque Personaggi in Cerca di Risate

Creato il 21 dicembre 2015 da Dietrolequinte @DlqMagazine
Soggetti Smarriti: Cinque Personaggi in Cerca di Risate

Continua la rassegna teatrale Prima di Prima, che a cura de "ilgattoblu" allieta per dieci giorni al mese le serate catanesi nella Sala Hárpago; il secondo appuntamento, quello di dicembre, ha visto protagonisti proprio i padroni di casa, ovvero la compagnia Gatto Blu, costituita da Gino Astorina (che è anche il direttore artistico della rassegna), Luciano Messina, Nuccio Morabito, Francesca Agate e Pippo Marziale, che hanno portato in scena lo spettacolo intitolato Soggetti smarriti.

La comicità di questa allegra brigata è caratterizzata da un misto di lingua italiana e dialetto catanese, anche se l'uso di quest'ultimo è limitato a poche battute e intercalari e quindi non rovina particolarmente il divertimento degli eventuali spettatori non siciliani (che però quando vengono individuati durante il monologo di Astorina vengono, come sempre, simpaticamente additati e interrogati su cosa ci facciano lì). Come riscontrato anche in precedenti spettacoli del Gatto Blu, una caratteristica del gruppo è quella di prendersi in giro, per cui anche stavolta è presente una gag in cui i cinque interpretano proprio se stessi durante una riunione in cui cercano di buttare giù idee per il copione del loro imminente spettacolo; purtroppo nessuno ha fatto i compiti per casa e le idee ammontano a zero! Viste le giustificazioni poco credibili di ognuno, non mancano le prese in giro reciproche ma c'è anche molta autoironia, elementi che ritorneranno entrambi più avanti nella gag in cui ogni comico anima con la mano un pupazzo di stoffa avente le proprie sembianze che traduce a voce alta il pensiero del suo proprietario: una simpatica trovata capace di mettere a nudo i personaggi ma anche le persone che calcano quel palcoscenico scatenando inevitabilmente l'ilarità del pubblico in sala.

Le altre gag sono un concentrato del manuale del bravo attore: doppi sensi ed equivoci, freddure da cabaret classico e un pizzico di satira politica in un susseguirsi di situazioni comiche, ironiche e semiserie; c'è persino qualche ballo goffo come parodia del varietà. A parte la giovane età dell'unico componente femminile, gli altri sono tutti "ragazzacci" con anni di esperienza teatrale alle spalle e lo dimostrano pienamente, pur senza mai ripetersi, in un caleidoscopio di trovate che, in una fredda serata autunnale, scaldano il cuore per un'ora e mezza.

Tra uno sketch e l'altro non può inoltre mancare il monologo del capocomico Astorina, che ha la formidabile capacità di far divertire con qualsiasi argomento trattato, siano fatti di cronaca recente, aneddoti familiari della sua gioventù e persino dialoghi improvvisati con qualcuno degli astanti affettuosamente "preso di mira". Il pubblico gradisce, piacevolmente colpito anche dall'atmosfera informale che lo accoglie in teatro dove è stato allestito un piccolo rinfresco a base di zibibbo, biscotti e dolcetti da sgranocchiare. Un delizioso rituale che mette gli spettatori a proprio agio e permette di ingannare l'attesa prima dell'inizio della performance del Gatto Blu.

I cinque protagonisti di Soggetti smarriti lasceranno spazio ad altri attori per i prossimi tre mesi, ma ritorneranno ad aprile con 1976, nuovo spettacolo con cui la compagnia si propone di festeggiare i suoi quarant'anni di attività.


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