Sogni di osteria
28 ottobre 2014 di Redazione
di Jose Pascal

© Pasquale Urso
Uno dopo l’altro al calar del sole
facevan capolinea nella chiassosa piazza,
barattando le proprie braccia
al maggior numero di danari.
Quando scendeva la fredda notte
e tremavano i lampioni,
si riversavano nelle osterie nebbiose.
Un mazzo di carte ed un quarto di vino
li bastavan a scaldare il cuore.
Nessuna pretesa per il giorno a seguire
solo la gioia di poter lavorare.
