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Sogni scontati

Da Carlo Deffenu
SOGNI SCONTATI
La notte scorsa ho sognato di essermi iscritto a un centro dimagrimento stile Dukan, gestito da un argentino con i baffoni neri e i capelli lucenti di brillantina. Mi ricordava il Gomez della Famiglia Addams con qualche chilo in più. La mia coach era Belen, e insieme ad altri sfigati dovevo cercare un elastico che mi calzasse alla perfezione sul pollice. Dopo tanta fatica riesco a trovarne uno dentro a una grande ball di vetro sul bancone nella hall e Belen mi dice sorridente: "Ecco, questo è il tuo livello di dimagrimento perfetto. L'elastico non deve stringere troppo e non deve fare ombra." Tutta felice - sembra davvero soddisfatta del mio piccolo successo - mi porta dal capo per concretizzare il costo del loro intervento. L'argentino baffuto mi ammalia con il suo sorriso tentatore e mi passa un biglietto da visita con uno scontrino nascosto sotto. 
"Non ti preocupe... tu non guardare ora la cifra" mi dice con tono rassicurante.E io rispondo: "Per non svenire all'istante?". E lui: "Non è questo il momento. Ora sei felice perché hai trovato il tuo elastico. Non rovinare il momento della gioia." Rintronato saluto Belen e il guru delle calorie e mi dirigo verso l'ascensore. Una volta dentro la cabina, disubbidendo al consiglio, sbircio lo scontrino: 1100 euro!"Accidenti, anche i sogni non fanno sconti!" penso uscendo dall'ascensore.Sotto un cielo plumbeo mi dirigo verso la macchina e un dilemma angosciante comincia a girarmi nella testa: bombolone alla crema o crepes alla crusca d'avena?

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