14.10.2014, ore 13:00
Dopo dieci anni di permanenza nello spazio interplanetario la sonda europea Rosetta, cui il polo astronomico padovano ha contribuito in modo importante, ha incontrato la cometa Churyumov-Gerasimenko e, a novembre, sgancerà un modulo che atterrerà sulla sua superficie.
Questa eccezionale missione spaziale è stata possibile solo grazie alla genialità e all’impegno di uomini e donne di scienza, tra i quali abbiamo voluto ricordare Giuseppe Colombo, a trent’anni dalla sua morte.
Colombo fu premiato con la medaglia d’oro della NASA per gli straordinari successi scientifici, nel 1971 ottenne il premio Feltrinelli e numerosissimi altri. Il suo nome è legato principalmente agli studi sull’orbita di Mercurio che hanno permesso alla sonda americana Mariner 10 di compiere tre giri attorno al pianeta nel 1974 e 1975, e al calcolo del periodo di rotazione di Mercurio. A lui si deve anche il progetto del “satellite al guinzaglio” NASA-Aeritalia e, sempre a lui, è dedicata la missione BepiColompo che partirà nel 2016 alla volta di Mercurio per arrivare in orbita attorno al pianeta nel 2024.
Per questo, a partire dal 14 ottobre per un mese, si tengono a Padova diversi eventi e incontri pubblici che ruotano attorno alla mostra “In Orbita! Rosetta cacciatrice di comete … e altre storie” (www.oapd.inaf.it/inorbita).
Per la realizzazione e l’organizzazione di questa mostra promossa dall’Agenzia Spaziale Italiana, l’INAF di Padova ha collaborato con il Centro Studi di Ateneo “G. Colombo” – CISAS – dell’Università degli Studi di Padova con il supporto del Comune e dell’Università stessa.
La mostra prevede visite guidate didattiche per le scuole e una serie di eventi, primo tra i quali il convegno “Bepi Colombo, un italiano nell’avventura spaziale”. Al convegno parteciperanno diverse personalità del campo aerospaziale tra i quali Charlses Elachi, attuale direttore del Jet Propulsion Laboratory della NASA, Maurizio Cheli, primo astronauta italiano ad avere il ruolo, nel 1996, di mission specialist durante la missione STS-75 Tethered Satellite. Il tutto proseguirà con una tavola rotonda dedicata a Rosetta moderata dal giornalista Giovanni Caprara per poi concludersi con l’inaugurazione della mostra.“Il convegno sulla figura di Bepi Colombo e la mostra dedicata all’incontro di Rosetta con la Cometa Churyumov-Gerasimenko sono un’occasione importante per sottolineare quanto le attività spaziali siano importanti nella ricerca astronomica moderna e per quella padovana in particolare”. Ci dice Massimo Turatto, direttore dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Padova, e continua: “L’importanza del contributo di Bepi Colombo alle Scienze dello Spazio non ha bisogno di essere commentato visto che l’ESA gli ha intitolato la prossima missione dedicata all’esplorazione di Mercurio. Sono certo che la mostra su Rosetta avrà il successo che si merita visto l’interesse scientifico e mediatico della missione, destinato ad accrescersi nelle prossime settimane”.
All’interno del programma della mostra è infatti prevista un’escalation di incontri che culmineranno con l’evento di chiusura appena due giorni dopo quello che sarà un evento eccezionale: l’atterraggio del modulo Philae, sganciato da Rosetta, sul suolo della Churyumov-Gerasimenko previsto per il 12 novembre.
Il format usato per questi incontri è simile ai caffè scientifici: ogni venerdì pomeriggio, per tutta la durata della mostra, cinque incontri informali intitolati “Tè in orbita!” durante i quali si potrà chiacchierare con gli astronomi degli argomenti inerenti alla mostra degustando tè e pasticcini.
I Tè si apriranno con il Direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco, che ci svelerà tutto sulla stele di Rosetta, da cui il nome della sonda che ci sta effettivamente svelando moltissimo sulle comete. Proseguiranno con due incontri sull’esplorazione dei pianeti del nostro Sistema Solare dove Gabriele Cremonese, Astronomo dell’INAF Osservatorio Astronomico di Padova, ci racconterà tutto riguardo alla missione BepiColombo, altra protagonista della mostra insieme a Rosetta. Abbiamo chiesto a Cremonese quel è il ruolo del nostro Paese in questa missione volta allo studio di Mercurio: ”L’Italia sta fornendo un contributo alla missione BepiColombo fondamentale in quanto è responsabile di 4 strumenti tra i più importanti a bordo, basti pensare che piu’ del 50% dei dati raccolti dalla missione arriveranno in Italia. Per questa missione”, prosegue Cremonese responsabile della Stereo Camera di BepiColombo, “abbiamo ideato e realizzato un nuovo concetto di stereo camera e di ricostruzione 3D, che non ha mai volato su un satellite anche terrestre e che fornirà le immagini 3D dell’intera superficie di Mercurio”.
Il tutto come dicevamo si concluderà con le “Ultimissime da Rosetta”, tenuto dal Professor Casare Barbieri, Astronomo Ordinario dell’Università degli studi di Padova e responsabile scientifico della camera WAC (Wide Angle Camera) a bordo di Rosetta.
Tutto il programma del Convegno e della Mostra su www.oapd.inaf.it/inorbita
Fonte: Media INAF | Scritto da Caterina Boccato