Magazine Racconti
“Le cose non serve che siano accadute per essere vere. I Racconti e i Sogni sono le verità ombra che dureranno quando i semplici fatti saranno polvere e ceneri, e dimenticati.”[Sandman, N. Gaiman]
La carezza di sabbia scivola sui miei occhi chiusi, spalancati sul Sogno.Tu sei qui, ancora una volta.Non sei che ombra, meraviglioso pozzo scuro intagliato nel pallore discreto della notte.La discrezione di questa notte non mi appartiene.Ti appartengo, e tu lo sai.Accade tutte le volte che le mie ciglia si schiudono sulla tua ombra muta.Ti bacio così.Lo senti, mentre la sabbia scivola e chiarisce il sogno.Il tuo, quello che vuoi donarmi anche questa notte.Adesso, che il Desiderio sta per cedere il passo alla Disperazione, vorrei restassi con me.Non puoi, e io lo so.Solo un sogno, quello che più desidero o temo.E scivolerai tra le crepe di questa notte, come la sabbia tra le mie ciglia.Non puoi lasciarmi che un sogno.Non posso lasciarti che la mia volontà di viverlo.Questa notte fa’ che sia io a decidere.So di essere ardita nella mia richiesta, ma non ho che d’afferrare la sfrontatezza di questo istante per trovare il coraggio di chiederti l’unica cosa che vorrei.Fa’ che io sogni di come sarebbe se tu restassi.Una notte, soltanto una.Sentiresti il calore delle mie labbra che si schiudono sulla tua pelle nivea.Ti bacerei così, adesso.E non saresti soltanto ombra, ma pelle, occhi, respiro, calore, brivido, vita.Vita, la stessa che mi concedi nel sogno, quella che vorrei poter toccare, almeno una volta, insieme a te.Resta, non permettere che il Destino di non poterti avere con me lasci il posto al Delirio.Per una volta, parlami.Non dei sogni che vuoi che io viva, rivelami chi sei, raccontami i tuoi sogni, quello che speri, desideri.Dimmi di cosa hai paura.Tu, che hai la Morte per sorella, cosa temi?E ami?Amami, solo questa notte.Non perché te lo chiedo, ma perché lo desideri anche tu.Tu che sai di me più di quanto io immagini.Tu che conosci i nemici dei miei occhi chiusi e mi aiuti ad affrontare quelli che impediscono loro di aprirsi alla meraviglia, sottraendo i miei sogni alla Distruzione.Tu che sei, semplicemente.Sei qui, ti avvicini.È la tua mano quella che scivola sul mio viso, disegna i contorni delle mie labbra e trova riposo tra le mie mani.Le stringi e, per una volta, sei Tu.Non più Signore del Regno dei Sogni, ma amato e amante.Fragile, nella nudità della tua anima che trova nella mia il suo luogo naturale.Ti abbandoni a me.Me ne accorgo dalla difficoltà con cui lasci andare le mie mani.Mi lasci andare, per ritrovarmi ancora.In un altro sogno, uno dei tanti che destini a me.Uno di quelli in cui tu sarai tutto quello che più desidero o quello che temo.E non so distinguere se questa notte stia accadendo.È vera, lo so. Mentre non sono che abbandono, tra le tue braccia.Come tutte le volte che mi prendi con te.