- Estate
Sera estiva, finalmente un alito di vento rinfresca le stanche membra.
Mentre osservo i fuochi artificiali ripenso a quando li ho visti con te.
Nella mia mente rivedo tutto in un flashback accelerato, le giornate passate insieme, le tante parole dette e scritte…
Ora ti vesti in modo dark ed esci in discoteca il venerdì anzichè il sabato (così puoi incontrare gente “matura”), esistono solo i tuoi problemi, nonostante tutta la gente che frequenti stai ripensando di metterti con un tuo ex; e meno male che consideravi il pub da sfigati, la disco è il vero posto per conoscer gente…Più che il posto credo che siano importanti le persone da cui è frequentato e la testa, soprattutto.
Riguardando i ricordi di questo primo semestre del 2008 sei assente, invisibile: non c’è un tuo sorriso, un’emozione, un messaggio sul telefonino, un’e-mail (che non sia il solito copia-incolla melenso di frasi altrui o di storielle inesistenti), frequenti sempre la stessa gente…
I miei amici del pub il sabato sera mi chiedono più cose e s’interessano alla mia vita più di quanto non riesca a fare tu in tre ore: curioso no?
In questi 3 anni l’università mi ha riservato incontri unici: serate a casa d’amici o discoteca, spaghettate alle 4 del mattino, risate, momenti felici e spensierati, colazione con amiche sempre diverse, baci rubati, video girati e montati per celebrare i ricordi più belli, vendite su eBay, emozioni autentiche…
Tu in questi 3 anni non hai avuto nemmeno un amico all’università, hai mollato il tuo tipo, illuso un bravo ragazzo per due mesi e ora stai pensando di recuperare il tuo primo ex; non male, considerando che non ha fatto altro che ubriacarsi ad Amsterdam, piangersi addosso e fare la tragedia napoletana…
Io, a differenza di te, cerco di creare il valore aggiunto, l’emozione in più, quel qualcosa che riesca a regalare un sorriso; la faccia di F quando ha ricevuto una moka per 2 persone (in casa aveva solo la macchinetta elettrica) non ha eguali, mi ha abbracciato e baciato teneramente, è bello vedere che c’è chi apprezza ancora le piccole cose. Non tutti godono a contrattare per 2,50 euro (passando per pezzenti) in una piazza ricolma di persone.
Credo che tutti dovremmo creare una “moka” alle persone che vogliamo emozionare: un bacio, una ricerca, un oggetto prezioso per la persona… Non serve andare in boutique, basta chiudere gli occhi e pensare a cosa potrebbe regalarle un sorriso, un’emozione vera, autentica. Qualcosa che diventi un ricordo bello da tramandare, di quelle storie che ormai non si sentono più.
Se tra Fibonacci e visione artificiale magari inserisci un po’ di buon senso e generosità non sarebbe male.
Cerca inoltre di controllare rigurgiti, sbadigli e peti (se riesco a farlo io tu che sei una signora dovresti riuscirci); nell’ultimo viaggio insieme tra il rumore assordante dell’aria esterna, il caldo e le varie esalazioni il vero rischio non era tanto la tua guida quanto l’aria dell’abitacolo.
La Nannini definirebbe questo singolare incontro dicendo che “l’amore è una camera gas”: peccato che l’amore l’avessi lasciato a casa quel giorno. Le cose belle vanno tenute con cura e non imputridite o alterate.
Marco
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