Mi sveglio stranito. Che sogno bizzarro. Eppure…
Sono catapultato in una realtà diversa, chissà
dove, chissà
quando. Ma esiste un perché.
In questa realtà ognuno ha imparato ad essere se stesso.A esprimere unicamente, onestamente, se stesso. Niente di meno. Niente di più. In quel mondo, il sole in persona, ha preso a scaldare in maniera meno invadente. Sembra intento, tutto il santo giorno, a “coccolare”, piuttosto che a “dipingere” o “strinare”la gente. Forse, ha lui per primo risentito, di questo cambiamento di vibrazioni, nell’universo.
La cosa più singolare, di questo sogno, e che lo distanzia maggiormente, dalla realtà che ad oggi, ahimè, tutti condividiamo, sono gli istituti psichiatrici, e strutture affini, di quel posto…..
Lì, a finire curati, e certamente in maniera molto più amorevole di quanto avviene ai pazienti di questa dimensione affatto “lucida”, sono le persone
malate di uguaglianza, invece di coloro che portano
la croce della differenza, come accade da queste parti la maggior parte delle volte…
Che strano mondo, mi mostra quel sogno. Eh già. Lì, studiosi e scienziati mille volte più motivati ( motivati da amore, non da strategie e monete suonanti di multinazionali prive di scrupoli) di quelli che popolano “queste parti”, hanno da molti anni preso a studiare l’eccentrico fenomeno ( per loro ) della gente che nella vita mira a diventare tutta uguale, a conformarsi, a perdersi nell’anonimato di una folla, della massa. E’ un fenomeno che non cessa di stupirli, in quel mondo, quella commistione da incubo di traumi infantili non trattati-non assimilati, codardia e pusillanimità d’animo, pigrizia intellettiva e tiepidezza di cuore, che porta tanti individui ancora, pure in quel mondo da sogno, a cercare sicurezza psicologica nel seguire una marea, una corrente, una fila…o un copione. Quelli che sopportano file interminabili, pur di far tutti la stessa cosa. Quelli che, dimentichi del tesoro che portano dentro, si sentono illusoriamente parte di qualcosa, e parte di un “noi”, aderendo interiormente ed esternamente ad uno slogan, ad un programma; a un credo preconezionato e identico per tutti…
Nello strano mondo che ho appena visitato, non esistono infatti quasi più quelli che noi chiamiamo “sistemi di credenza”. Cioè, la gente ha preso a credere e vivere di la credenze private, che ogni individuo coltiva amorevolmente in se stesso, per se stesso. E rispetta, di conseguenza quanto gli altri credono, agiscono o patiscono, in e di loro stessi. Ogni essere umano, lì, riconosce se stessi e gli altri come “stelle”, un microcosmo ognuno in se stesso. Forse è questo, che conduce le loro orbite reciprocamente lungo un’armonia pressoché assoluta.
Al posto di regole ideologiche a-settiche e pre-confezionate di condotta, vi è una serena concessione di fiducia all’umanità presente nell’altro. Le persone sono difatti superbamente
centrate in loro stesse. A loro, per strano che possa sembrare, non serve altro per intuire e sentire, cosa è un EQUILIBRIO…
Non esistono guerre, in quel mondo in cui nessuno neppure si sogna, di sperperare la propria esistenza nell’insegnare ad altri, come essi debbano vivere.
E forse, in seguito a quanto ho appena elencato, se ne può agevolmente dedurre qualche valida ragione.
Ognuno persegue la propria diversità specifica, il che è come dire che è allegramente alla ricerca di se stesso. E, per strano che ciò possa sembrare, questa libertà, tanto spirituale quanto “pratica” di fondo, rende automaticamente equilibrato quel mondo sotto ogni aspetto.
Per strano che possa sembrare, agli occhi avvelenati di un uomo proveniente da una regione di (chiamiamola) veglia, tanto la politica, l’economia, l’istruzione….e tutto il resto insomma, si equilibrano spontaneamente, si amalgamano con squisito equilibrio e
sublime grazia, sia tra loro che con le altre dimensioni della vita, chiamata là con pertinenza ESISTENZA, tanto privata quanto condivisa.
Ma quel che più mi affascina, è e resta l’amorevole cura, presso apposite strutture sanitarie, di tutti quegli sfortunati individui malati di un’ identità “collettivizzante”. Quegli sfortunati soggetti, che nascono con, o coltivano per loro ragioni, l’arte di imitare, camuffarsi, identificarsi, vita natural durante, con qualcuno che non sia “loro stessi”.
Lì, i dottori vanno alla ricerca delle reali radici psicologiche e spirituali del problema, alla ricerca di una soluzione per una tendenza che è forse la più pericolosa nell’animo dell’uomo. Tanto di quello che abita quella regione da sogno, quanto, questo è certo, quello che abita questi lidi da “veglia”. O da incubo.
In un mondo nel quale obiettivo di ognuno è diventare stesso, esprimere completamente il proprio potenziale, ovvio che il
cancro del conformismo, dell’uniformità, del “si” heideggeriano, può essere isolato in laboratorio, e degnato di tutte le attenzioni che in realtà merita. Ad oggi i dottori sono arrivati alle conclusioni provvisorie che si tratti di una escamotage, di una fuga dalla fatica e dalla responsabilità di essere veramente individui, nel senso nobile e pieno del termine. Qualcosa che ha a che vedere con una disposizione d’animo, un’attitudine profonda, nei confronti della vita stessa.
Il problema è molto profondo, ed estremamente tenace e persistente. Gli scienziati, tuttavia, sono molto ottimisti ( come potrebbe essere altrimenti? si tratta di individui di un mondo dove si è finalmente compreso, che realizzare se stessi, significa ipso facto fare del bene anche agli altri, o imparare veramente a diventarne capaci…..). E pertanto, si dicono assolutamente convinti di poter in qualche modo risolvere, in un futuro prossimo il problema. Ebbene sì:
riusciranno a tagliare i fili ai burattini, e a persuaderli infine a vivere, finalmente, sulle proprie gambe!
Essendo poi motivati da vera vocazione, da profondo amore per l’umanità, questi scienziati non hanno fretta di saltare a conclusioni definitive. Ci vorrà tutto il tempo che sarà necessario!
Non nascondono lo sporco sotto lo zerbino, tamponando con pestilenziali pillole i dolori più profondi dell’animo dei pazienti, quei medici da sogno. La LORO, infatti, non è una società disfunzionale, di quelle che caricano ogni individuo SANO, delle proprie peggiori contraddittorietà strutturali , fino a farlo impazzire…per poi stordirli, renderli dipendenti, e definitivamente inefficaci, a suon di pillole…
Che mondo sublime. Ma queste persone, questi scienziati, come tutto il resto del mondo luminoso e pacifico che li circonda, hanno del resto raggiunto traguardi invidiabili per quanto concerne ogni aspetto profondo, della vita psichica e spirituale degli individui che formano e fortificano la loro società.
Hanno VISSUTO, ed ESPERITO come un dato di fatto, ad esempio, che la tristemente conosciuta “PAURA”, quella strana cosa, quello strano fenomeno, che pare fin dagli albori del suo essere minaccia e stritola l’animo dell’essere umano, non è affatto uno stato d’animo dell’uomo; bensì una energia, una forza spirituale dotata di vita propria: una forza senziente che vive alle spalle, e dentro l’uomo. Non un attributo, ma qualcosa di più simile a una legione di parassiti.
Una forza che lo lega, lo inibisce, lo inscatola e ingabbia. Una forza indipendente, che di mestiere si nutre di anime.
Insomma, per concludere e non “farla troppo lunga”con i miei trascorsi di questa notte….. mi sono svegliato da quel genere di sogni, che veramente sa farmi dubitare che la realtà, che REALE, o degno di esserlo, sia quanto constato, ogni mattina, quando mi desto e apro meccanicamente gli occhi.
Un abbraccio controcorrente
David The Hurricane Di Bella