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Sogno Vendola ,Di Pietro e Bersani riuniti in ritiro spirituale

Creato il 20 giugno 2011 da Controcorrente
di A.Mazzoleni Uno dei mali storici della sinistra italiana  è  la sua litigiosità ed il difetto, davvero da idioti ed autolesionista politicamente , di diffonderla attraverso i  media .In altri termini , a causa  dei personalismi e protagonismi  dei propri esponenti , la sinistra sembra  incapace  di costruire una strategia di coordinamento  in grado di risolvere, con incontri diretti ,faccia a faccia, le varie controversie e differenze trovando linee di comportamento ed una sintesi comune.Nonostante  l’esperienza  col governo Prodi, ancora oggi,   il problema permane. Vendola , Di Pietro( un po’ meno bisogna riconoscerglielo) e Bersani sembra che  viaggino ognuno per conto proprio cercando di tirare acqua al proprio mulino invece di costruire un progetto comune .In questi giorni infatti abbiamo assistito a  scontri mediatici a distanza tra Vendola e Bersani mentre , sul palco  di Bologna ,anche se enfatizzate in modo  un po’ distorto da Turrini ,in un suo articolo sul “Fatto Quotidiano”, è emerso un certo gelo   tra questi leader .Poiché mi ritengo un pragmatico , vorrei  suggerire sommessamente alcune soluzioni per evitare gli errori del passato.-se In prospettiva  mi pare ottima la proposta di Vendola del la costruzione  di  un partito unico, a breve occorre trovare però altre soluzioni,-concordare   subito ,prima ancora  di discutere di programmi, una agenda di incontri  serrati, volti a fare chiarezza su linee comuni e mediazione  sugli elementi di divergenza ,-definire insieme un codice di regole di comportamento anche nel rapporto coi media.-calendarizzazione di periodici” in ritiro spirituale  tra le mura (ad es . di un convento) , al fine  di favorire un migliore e più sereno approccio alle questioni urgenti da affrontare che restano:-definizione di una linea politica comune , alleanze e data delle  (troppo rimandate) primarie e la costruzione comune di un programma innovativo in grado di portare L’ Italia fuori dal pantano. Forme nuove di consultazione con la propria base  e in sintonia con le istanze ed i bisogni reali  espressi dal popolo risvegliato .Bologna ,grazie a Santoro, poteva essere un momento importante e a quanto pare lo si è in parte sprecato.Se questi incontri e chiarimenti privati non ci saranno,  queste tensioni rimarranno ora e dopo ,rischiando ancora una volta di  fare un grosso regalo al regime (moto più abile da questo punto di vista  nel dimostrare unità anche se ipocrita).La sinistra ,per sua fortuna, non ha la cultura del capo , ma proprio per questo occorre che  i leader dei vari partiti e movimenti trovino forme nuove per  sopperire alla complessità di un confronto interno democratico senza scadere nello scontro distruttivo .Se da soli non ci riescono ,che facciano entrare in convento anche un esperto di psicologia e comunicazione .Costruire in fretta sulla base di patti chiari  preventivi  un progetto credibile per il paese e  una squadra coesa ed unita  passa anche da questi accorgimenti .Altrettanto importante  lo sarà in seguito i  se si vinceranno le elezioni  e dovranno affrontare  i gravi problemi  ed i guasti che  il regime berlusconiano ci lascia..

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