Una immagine di repertorio del 1996 del telescopio solare SOHO che immortala la cometa C/1996 Y1: una delle osservazioni che verrà ripetuta nella campagna osservativa di ISON a fine Novembre.
di Livia Giacomini 04/11/2013 16:39E’ stata chiamata Cometa di Natale, SOHO-6 o C/1996 Y1 e questa è la sua prima ed ultima fotografia. Era il giorno prima della vigilia di Natale del 1996, quando SOHO ha immortalato in diretta la sua morte mentre questo minuscolo corpo si gettava nel sole. Un evento che potrebbe sembrare straordinario ma che in realtà, proprio grazie a SOHO, è stato scoperto essere molto più frequente del previsto.
SOHO, il Solar and Heliospheric Observatory è un progetto ambizioso che coinvolge sia NASA che ESA e viene spesso definito come il piu grande scopritore esistente di comete, con al suo attivo oltre 2300 corpi scoperti nei quasi 20 anni di funzionamento. Questa sua capacità è dovuta ad un punto di vista privilegiato, che permette al telescopio di tenere sempre sotto controllo il Sole e gli oggetti che gli si avvicinano. SOHO ruota infatti insieme alla Terra intorno alla nostra stella nel punto Lagrangiano L1, dove la gravità combinata dei due corpi garantisce una visuale ininterrotta del Sole. Questa scelta permette ai 12 strumenti a bordo di produrre una quantità di dati e immagini pazzesca che vengono solo in parte analizzati dai team scientifici. Il resto viene reso pubblico e distribuito online sul sito del proegtto. Ed ecco perché la maggior parte delle comete scoperte sinora dai dati del telescopio è stata identificata grazie all’aiuto di astrofili e appassionati che, da tutto il mondo, studiano gli archivi web della missione per identificare possibili comete (se sei interessato a partecipare al progetto leggi questo manuale).
Non è questo il caso della Cometa SOHO-6, che come indica il suo nome, è la sesta ad essere stata scoperta grazie alle immagini del telescopio ed è stata individuata in modo più usuale, a seguito di indagini di routine dal team scientifico dello strumento LASCO, il Large Angle Spectrometric COronagraph (vedi qui maggiori dati su SOHO-6).
Il concetto di funzionamento alla base dello strumento è semplice. LASCO blocca la luce diretta del sole coprendolo con un disco opaco, chiamato coronografo (visibile al centro dell’immagine in arancione pieno). Questo permette allo strumento di rendere ben visibile la corona solare altrimenti oscurata dalla luce diretta emessa dal sole, permettendo un campo di vista che si estende a 8.4 milioni di chilometri. Per dare una idea della misura, il cerchio bianco rappresenta nell’immagine la posizione e la dimensione del disco del sole “visibile”, la cosiddetta fotosfera.
Queste due caratteristiche (le capacità di monitorare in modo continuativo il Sole e di rendere evidente quanto accade nella corona) rendono dunque l’accoppiata LASCO – SOHO particolarmente utile nella caccia alle Sungrazer, comete che si avvicinano molto alla nostra Stella. Sia per quelle più sfortunate, che avvicinandosi a distanze fatali muoiono nell’avventura, come SOHO-6. Sia per quelle destinate a sopravvivere, continuando a percorrere la loro traiettoria. Come sarà invece per ISON, potenzialmente la più brillante Sungrazer del secolo, che a fine Novembre si avvicinerà e si riallontanerà dal Sole. Seguita nel suo viaggio da una flotta di strumenti terrestri e spaziali, tra cui l’occhio vigile e attento del telescopio solare SOHO.
Per maggiori informazioni, la pagina dello strumento LASCO dedicata alle Sungrazer http://sungrazer.nrl.navy.mil/
Fonte: Media INAF | Scritto da Livia Giacomini