In sostanza chiunque possieda un impianto FV, dopo aver fatto certificare la propria produzione, può ottenere Solar Coins che poi potrà scambiare, spendere o commerciare nel circuito economico.
Un ulteriore guadagno, che va ad aggiungersi ad incentivi statali o riduzioni fiscali. La nuova moneta potrà essere usata per effettuare operazioni commerciali con tutti i siti che ne esporranno il logo. Complessivamente, la massa monetaria è stata fissata in circa 100 miliardi di SolarCoin, equivalenti a 97500 TWh di energia prodotta.
In realtà, i margini di crescita sono ancora molto ampi visto che parliamo un valore pari a circa 900 volte l’energia fotovoltaica prodotta in tutto il mondo nel 2013.
Il dato che mi interessa sottolineare che è il fatto che si possa guadagnare facendo qualcosa in cui si crede potrebbe rendere questa valuta più appealing di altre monete digitali alternative.
Intanto, a prescindere da come andrà a finire, Solar Coin ha dato vita ad una nuova idea di moneta, basata sull’energia reale del sole invece che sul valore convenzionale dell’oro.
[foto da solarcoin.org]