Giuseppe Floriano Bonanno
Soli per caso, in scena al Teatro Dehon di Bologna, si inserisce a buon titolo nel genere della commedia brillante, quello che, da sempre, sui palcoscenici di tutto il mondo, incontra il maggiore favore del pubblico. Con protagonisti due pezzi da novanta del teatro nostrano, la bravissima Paola Gassman ed il convincente, burbero, Pietro Longhi, la pièce, di grandissima attualità, affronta il tema della famiglia e delle sue complesse dinamiche interne. Una coppia di maturi genitori è riuscita, finalmente, a tagliare il cordone ombelicale che li legava ai loro tre figli, due ragazzi ed una ragazza (Ariele Vincenti, Gioele Rotini, Elisa Gallucci), e, convinta di averli definitivamente sistemati, si appresta a riappropriarsi della propria vita e dei propri spazi. Ma i due entusiasti genitori non hanno fatto i conti con l’immaturità dei loro pargoli, che fuggono di fronte ai problemi quotidiani delle loro indipendenti esistenze da adulti, evitando di risolverli e preferendo rientrare nell’accogliente e comodo nido familiare. Ne nascono una serie di situazioni paradossali ed esilaranti che contagiano una platea che facilmente, nei rispettivi ruoli, può rivedere sé stessa nei personaggi. Ai due genitori, di nuovo alle prese con momenti che pensavano ormai di aver archiviato per sempre, non resterà allora altra strada che quella di trovare un escamotage che svuoti definitivamente la casa; ciò accadrà attraverso un crescendo comico coinvolgente ed azzeccato.
Il tema del rapporto tra genitori e figli, uno dei fulcri su cui si evolve una società, è di quelli che da sempre appassionano generazioni di sociologi e psicologi. La civilizzazione ha portato serie trasformazioni nelle dinamiche familiari. Siamo ormai lontani dalla società rurale-patriarcale in cui i ruoli erano ben definiti e i figli, unica ricchezza, forza e sostentamento della famiglia, erano indirizzati a perseguire il mantenimento dello status quo ante e, senza una vera autonomia nelle scelte, di pertinenza esclusiva del pater familias, con un chiaro susseguirsi di compiti erano destinati a divenire il bastone della vecchiaia del genitore. Con la rivoluzione industriale prima e la società di servizi dopo, la famiglia si è evoluta, trasferendo alla scuola il ruolo di passaggio necessario e prioritario nella crescita dell’individuo. Con il procedere della scolarizzazione, che ha dilatato oltre misura i tempi dell’ingresso nel mondo del lavoro, la persistenza dei figli nel nucleo familiare è sempre più un comodo “parcheggio” che permette di stare ben lontani dalle difficoltà sociali che la crisi attuale ha ulteriormente acuito.
Il caso latino, ed italiano in particolare, è emblematico: infatti, è tutto nostro il fenomeno dei cosiddetti “bamboccioni”, quei figli, cioè, che non maturano mai e che preferiscono non uscire di casa, evitando di buttarsi, senza rete, in un mondo reale dove i problemi sono tali e tanti, e di difficile risoluzione, che è molto meglio che siano ancora, e sempre, i cari genitori ad occuparsene fungendo da ombrello e sostentamento. Tutto questo ed altro ancora si evince e sgorga a piene mani tra le righe di questa commedia scritta da David Norisco e diretta da Silvio Giordani dove le belle e gustose risate, in realtà, celano problemi seri che hanno portato al degrado del nostro tessuto sociale, rallentandone la crescita e l’evoluzione. Ognuno di noi si rivede nei personaggi rappresentati, nelle loro problematicità ed insicurezze, nella difficoltà dei dialoghi generazionali, ma le risate, che sottolineano i passaggi più esilaranti e divertenti, soffermandosi appena un attimo a riflettere, ci restituiscono un retrogusto assai amaro. Gli scroscianti e calorosi applausi finali sono il giusto e degno tributo agli attori, tutti bravissimi e credibili nei loro ruoli, e al racconto quanto mai attuale. In conclusione, una nota di merito va soprattutto all’interpretazione di Paola Gassman, che, con lo stile e la leggerezza che le sono proprie (il DNA del padre Vittorio si vede tutto), crea una figura di madre assolutamente convincente.