Sto prendendo le misure alla mia nuova solitudine, mi muovo tra le stanze che non mi sono mai parse così grandi e silenziose: è una sensazione strana e sconosciuta che mi lascia un po’ stordita.
Questi ultimi giorni frenetici e pieni non mi hanno lasciato molto tempo per ritrovarmi con me stessa e per pensare, solo per brevi tratti ho intravisto il vuoto e il silenzio e ho provato un senso di vertigine.
Sono tornata a scuola e lì ho ritrovato occhi pieni di sorrisi, gli occhi dei miei ragazzi, e il calore dei loro sguardi ha riempito la mia giornata.
Cammino per le strade e anche lì trovo calore e affetto e così, quando torno a casa e mi ritrovo nel silenzio vado a ripescare quel calore, quei sorrisi e la mia solitudine è più leggera.
Allora trovo anche il coraggio di sfiorare oggetti carichi di presenza, di abbandonarmi a ricordi gioiosi, di riempire il vuoto e il silenzio della dolcezza un po’ malinconica che mi strappa un sorriso.
Verranno giorni più bui, me lo dicono tutti e sicuramente sarà così, ma per ora riesco ancora a farmi cullare dalla mia solitudine che, come una nebbia impalpabile, mi avvolge, ma non mi fa paura.
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