Sentenza vergognosa. Questa non è giustizia
a cura di Iannozzi Giuseppe
Luca Massari
Solo 16 anni per l’assassinio di Luca Massari. Il pm Tiziana Siciliano, aveva chiesto per Morris Ciavarella trent’anni di carcere per omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi. Il giudice ha escluso la prima aggravante e ha concesso all’imputato persino le attenuanti.
L’avvocato della famiglia, Cristiana Totis, legale dei familiari di Massari: “La risposta della giustizia c’è stata, perché l’importante era che stesse in piedi l’accusa di omicidio volontario e così è stato”. Marco Massari, fratello di Luca Massari, in una delle precedenti udienze ha precisato: “Non c’è perdono per delle bestie disumane”.
La scena del massacro. Prima la fidanzata di Ciavarella, Stefania Citterio, 28 anni, cominciò a insultarlo e a picchiarlo: “Ti ammazzo, ti ammazzo”. Poi intervennero in successione il fratello di lei, Pietro, 26 anni, e Morris Ciavarella. Lo massacrarono di botte e poi, sempre stando alle indagini, quando Massari era ormai ridotto “come un corpo morto”, senza più forze, arrivarono “gli ultimi due micidiali colpi” di Ciavarella: una ginocchiata in faccia e una spinta violenta. Cadde con la testa sul marciapiede, finì in coma e dopo un mese morì, l’11 novembre scorso. Un quadro di violenza e “furia” che ha portato il pm a contestare a tutti e tre l’omicidio volontario. E per quest’accusa, e con le due aggravanti, i due fratelli Citterio saranno a processo a partire dal 19 ottobre, davanti alla Corte d’assiese di Milano, come ha stabilito il gup.
Il legale di Ciavarella, l’avvocato Andrea Locatelli: “Nessuna richiesta di appello. Viste le richieste del pm consideriamo questo un primo step e un successo difensivo, anche se la configurazione giuridica corretta per noi sarebbe quella di omicidio preterintenzionale”.
Siamo purtroppo di fronte a una sentenza vergognosa. Questa non è giustizia.
Stefania Citterio, Pietro Luigi Citterio, Michael Morris Ciavarella