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Solo a Roma: gente così esasperata dall'inciviltà dall'essere felice per aver beccato una sonora multa

Creato il 29 gennaio 2016 da Romafaschifo
Solo a Roma: gente così esasperata dall'inciviltà dall'essere felice per aver beccato una sonora multaSolo a Roma: gente così esasperata dall'inciviltà dall'essere felice per aver beccato una sonora multa
Vi scrivo per la prima volta da quando vi seguo perché, ieri, ricevendo a casa un piccolo dono dal Comune di Roma e mi siete subito venuti in mente!Ebbene si, ho "preso una multa!" e vi assicuro che la cosa non mi dispiace affatto, anzi sono contento di poter dire, avendolo provato sulla mia pelle, che qualcosa allora funziona e anche bene! Io non ho mai utilizzato la corsia preferenziale in vita mia, ma quella volta, per cause di forza maggiore che non sto qui a specificare, l'ho fatto, mi sono assunto la piena responsabilità del mio gesto e zac! Fotografia e 70 euro! State sicuri che, a meno che non stia per morire, eviterò di riprovare questa emozione in futuro!
Quello che mi chiedo allora è: se questo metodo è preciso, funziona, non è contestabile, è sicuro, NON richiede particolari sforzi da parte dalla Polizia Locale, è attivo 24h su 24h; perché, con un minimo investimento (che tra l'altro verrebbe ripagato nel giro di una settimana di funzionamento se non meno), non si provvede a piazzarlo DOVUNQUE!?Perché non lo si utilizza ai semafori (evitando così passaggi con rosso, sorpasso della linea di arresto e quindi ostruzione delle strisce pedonali), negli accessi pedonali (evitando così la sosta selvaggia in piazzette, piazzali e simili), sulle tutte le preferenziali al pari delle ZTL magari finalmente anche sulle corsie d'uscita.Qui non si tratta di tirare in ballo “a praivasi” o cos’altro, non si tratta di imporre comportamenti estremi o sottoporre i cittadini a un ulteriore carico economico (nessuno obbliga nessuno a prendere verbali di contravvenzione: basta rispettare sempre le norme), ma con una banalissima fotocamera omologata si permette e obbliga tutti a rispettare quelle piccole regole di civile convivenza e rispetto della città che non saranno certo questioni di principale importanza, ma potrebbero rendere meno pesante il dover vivere in una città che sembra avere dimenticato il concetto di convivenza e rispetto reciproco, a favore dell’individualismo più brutale. Salvo poi lamentarsi poi che le cose vanno male.Michele

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