oggi ho l'applicazione "parole a disposizione" in impasse; ho il cervello balbuziente ed il vocabolario emotivo traduce tutte le lingue tranne la mia. c'è qualcosa di poco deontologico ad usare la prorpia sorella per dire quello che si vuole dire? esiste una specie di conflitto di interessi dell'espressività? è che io ho davanti questa immagine e dice esattamente quello che ho in testa.
oggi mi sento così:
illustrazione di: ilariagrimaldi
Magazine Talenti
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