Sono “solo brevi domande esiliate” quelle che Griselda Doka si pone nella sua prima silloge poetica pubblicata da FaraEditore.
Un percorso poetico e umano che scivola come una nenia tra il ricordo e la rivalsa del passato. Un canto triste e fiero che ci permette d’immaginare i ricordi di un paese natale lontano e allo stesso tempo vicinissimo. “Ti Shqipëri, më jep nder, më jep emrin shqipëtar” (Tu Albania, mi dai onore, mi dai il nome albanese)
“in quell’angolo del mondo/dove congelato è rimasto il volo dell’aquila/ troppo alto il cielo/ troppo bassa la terra/” (Solo brevi domande esiliate pg. 23)
Una voce nuova quanto interessante quella di Griselda, capace di disegnare immagini familiari bellissime e caustiche, ricche di quel maturo perdono che solo il tempo è capace di donare. Una litania bilingue che trascina e ci trascina in un personalissimo percorso di purificazione:
“mi dispiace madre/se non ho mantenuto la grande promessa/se ho disobbedito/ e non ho imparato a volare/per la tua gioia/ (Solo brevi domande esiliate pg. 47)
La visione di una donna, figlia e oggi madre che si guarda indietro e senza rimpianti pare dire “no, non rimpiango nulla”.
Griselda Doka “Solo brevi domande esiliate” FaraEditore 2015
Sito ufficiale: http://www.faraeditore.it
Christian Humouda