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Solo in Giappone

Creato il 02 settembre 2010 da Leragazze

Solo in GiapponeAtami, cittadina giapponese di villeggiatura, una volta meta di viaggi di nozze, negli ultimi anni ha registrato un notevole calo di presenze, vuoi per una diminuzione dei matrimoni, vuoi per la tendenza a scegliere destinazioni più trendy, come Hawaii e Australia. Bisognava inventarsi qualcosa: a luglio è stata lanciata quindi una campagna pubblicitaria diretta ai fans del gioco elettronico di simulazione LovePlus, che ha portato in un mese 1500 uomini ad Atami, per un appuntamento romantico con le loro fidanzate virtuali. Gli uomini sono reali dunque, ma le ragazze sono personaggi dei cartoni visibili su uno schermo; i viaggi sono reali (e anche costosi…) e tendono a ricreare i week-end virtuali presenti nel gioco della Nintendo. Il gioco mira a ricreare l’esperienza di una storia d’amore adolescenziale, con l’obiettivo di mantenere il rapporto con la ragazza il più a lungo possibile. Il check-in all’Hotel Ohnoya viene effettuato per due persone, anche se l’ospite è uno solo, perché, come dice il Direttore dell’albergo, “Cerchiamo di non fare troppe domande, vogliamo che il nostro cliente rimanga immerso in quel mondo di gioco”. E così, senza batter ciglio, questi signori si trovano a pagare una tariffa doppia di quella dovuta. L’aggiunta di elementi reali è fondamentale nel gioco; per esempio, un negozio, nella strada principale di Atami, si è specializzato nella creazione di elaborate torte di pesce, sulla cui superficie sono disegnati i volti dei personaggi del gioco; il fabbisogno giornaliero per le ragazze viene poi venduto a 450 yen (circa $ 5.30). Anche il calendario e l’orologio sono rigorosamente sincronizzati con la realtà; quindi, se si gioca in mezzo alla notte si rischia di trovare la compagna addormentata. I giocatori sono anche tenuti a ricordare le date importanti, come i compleanni e le festività. Anche il ristorante coreano Hien ha riservato un menù particolare ai giocatori di LovePlus: per 5000 yen ricevono un piatto di manzo giapponese e contorni; il proprietario, ancora stordito da tale successo, è solo rammaricato dal non poter fare due chiacchiere con i clienti che, anche durante il pasto, rimangono immersi nello spirito del gioco. Comunque il gioco sta per finire: i personaggi immaginari, infatti, stanno per tornare a scuola!



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