Cosa mi ha fatto cambiare idea? Cosa ha reso questa palette una dei miei prodotti preferiti di tutto il mio stash cosmetico? Averne parlato con una MUA brava e capace come Laura Portomeo (che non potrò mai ringraziare abbastanza).
In una giornata di sushi e shopping che periodicamente ci regaliamo, le accennai di quanto stranamente mi avesse deluso questa palette dai colori potenzialmente così belli e dal packaging strepitoso. E' stata lei a consigliarmi di provare ad usare un pennello a setole strette (simile a quello che vedete nella foto e inserito da Chanel.... niente niente avevo la soluzione già tra le mie mani da sempre??) e a picchiettare l'ombretto nell'applicazione e sfumarlo solo dopo.
Perchè io, abituata come sono agli ombretti super sfumabili delle ultime generazioni, non avevo fatto la "tara" sulla formulazione classica di questi ombretti Chanel. Vecchia scuola, non per questo cattiva. Anzi: un grande classico a suo modo. Io picchiett(av)o solo ed esclusivamente per ottenere un determinato effetto.
E' bastato questo accorgimento perchè mi si aprisse un mondo nuovo: i colori rendono al loro meglio, resistono a lungo e risultano più lavorabili (sullo sfumarli un po' ancora fatico, ma credo dipenda soprattutto dalla mia scarsa manualità). Queste piccole cialde sono diventate il mio passepartout quotidiano, uno di quei prodotti a cui attingo quando faccio tardi e che ho poi portato con grande soddisfazione in viaggio con me.
In fondo, a pensarci bene, una parte di me aveva già capito all'epoca, senza nemmeno averla avuta ancora, cosa questa palette davvero è: "in chic e in meglio, un mix delle millemila versioni della Naked, con tanto di colori opachi e illuminante. Un gioiello tutto fare."
Mi vedo quindi con mio enorme piacere costretta a cambiare le mie classiche risposte (certo, se Chanel poi inserisse un bugiardino per l'utilizzo di questa meraviglia male non sarebbe eh..)
La ricomprerei: sì
La consiglierei: sì
La regalerei: sì